Obama contro Standard & Poor’s: chiesto risarcimento da 5 miliardi di dollari
L’amministrazione Obama chiede a Standard & Poor’s un risarcimento di 5 miliardi di dollari per i danni causati dai mutui subprime. L’agenzia di rating respinge le accuse e si dice pronta a difendersi.
Dopo cinque anni dallo scoppio della crisi finanziaria, il governo americano accusa l’agenzia di rating di aver gonfiato le valutazioni di alcuni mutui ipotecari, pur conoscendone i rischi, contribuendo così a scatenare la crisi subprime nel 2008. Secondo il dossier depositato ieri sera presso un tribunale federale di Los Angeles, Standard & Poor’s avrebbe messo in atto dal 2004 al 2007 un sistema scorretto di valutazione per gli investitori.
E’ la prima volta nella storia che il governo americano porta in tribunale una agenzia di rating e il processo, che si aprirà a giorni, rappresenterà una causa civile senza precedenti. Al momento le altre due agenzie, Moody’s e Fitch, ne sono rimaste fuori, gettando il dubbio di una “punizione” a Standard & Poor’s per essere stata l’unica ad aver abbassato il giudizio sugli Usa.
Standard & Poor’s replica e si dice pronta a difendersi. “Le accuse sono infondate e immotivate – si legge nella nota diffusa ieri dall’agenzia, ribadendo il suo impegno nel garantire gli interessi degli investitori e di tutti gli attori del mercato, senza scopi commerciali o in mancanza di buona fede.