Notizie Notizie Mondo Nvidia oggi conta più di Powell: arriva il d-day per Wall Street. Ecco cosa può succedere

Nvidia oggi conta più di Powell: arriva il d-day per Wall Street. Ecco cosa può succedere

20 Novembre 2024 10:13

Nvidia prende la rincorsa e si presenta all’appuntamento dell’earning call con quotazioni a ridosso dei massimi storici e aspettative elevatissime su quanto emergerà oggi, in particolare sulle indicazioni in arrivo dal ceo Jensen Huang.

Nvidia, euforia alle stelle prima dei conti

Ieri il titolo Nvidia ha sprintato a fine seduta fino a quasi +5% in area 147$. Quest’anno il titolo ha quasi triplicato il proprio valore con un balzo del 197% in quanto principale beneficiario dell’entusiasmo per l’intelligenza artificiale. Con oltre 3,6 trilioni di market cap Nvidia questo mese ha anche sopravanzato Apple come azienda di maggior valore al mondo.

Il rally di ieri è arrivato dopo le incertezze di inizio settimana sul legate ai problemi del chip di nuova generazione Blackwell che avrebbe riscontrato problemi di surriscaldamento. Nonostante ciò, Nvidia ha confermato che la produzione dei chip AI aumenterà nel trimestre finale dell’anno e prevede “diversi miliardi di dollari” di vendite.

Il ceo Huang dovrà rispondere sui problemi dei chip Blackwell e anche sui timori per la dipendenza di Nvidia da alcuni clienti importanti, tra cui SuperMicro Computer, che sta affrontando problemi contabili, potrebbe avere un impatto sulla crescita futura di ricavi e utili.

L’attesa per i conti di Nvidia, così come già successo ad agosto, è spasmodica. Addirittura gli analisti di Bank of America e Barclays osservano come, in base al mercato delle opzioni, la trimestrale di Nvidia rappresenti oggi un elemento di rischio maggiore per l’S&P 500, eclissando di fatto i tradizionali catalyst di mercato: da prossimi report su occupazione e inflazione, alla riunione della Fed.

Investitori retail senza freni

Barclays descrive l’accresciuta attesa che circonda i risultati di Nvidia come “un riflesso dell’impatto sproporzionato dell’intelligenza artificiale” e del rinnovato entusiasmo tra gli investitori retail alle prese con l’ennesima ondata di Fomo e che stanno attingendo a piene mani su Nvidia, così come su altri titoli molto caldi quali Tesla, Coinbase e Palantir. Barclays mette in guardia dal “rischio asimmetrico”, in particolare data l’influenza degli ETP (Exchange Traded Product) con leva finanziaria incentrati su Nvidia, che potrebbero amplificare la volatilità.

Le opzioni indicano un possibile movimento dell’8% dopo la pubblicazione degli utili, leggermente al di sotto della volatilità media realizzata negli ultimi due anni.

Nvidia funge quindi ormai da barometro dell’intero mercato e l’attesa per Nvidia sta contagiando anche altri mercati. In Europa anche il titolo del gigante dei semiconduttori ASML sta registrando forti volumi in questi giorni. Barclays afferma che le opzioni su ASML stanno scontando un movimento implicito maggiore del normale del 3,3%, nonostante la sua correlazione storicamente bassa con gli utili di Nvidia.

Rischio di un’ondata di volatilità

Le aspettative del mercato per Nvidia sono alle stelle e questo può portare in dote forti oscillazioni di mercato, rendendo questo rapporto sugli utili un punto focale per tutto l’azionario mondiale. Lunedì il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, ha messo in guardia proprio dai rischi di “bruschi e repentini aggiustamenti” dei mercati a causa delle elevate esposizioni verso società tecnologiche a grandissima capitalizzazione, sollevando preoccupazioni anche sulla possibilità di una bolla dei prezzi delle attività collegata all’intelligenza artificiale.

Preview conti

Nvidia darà i conti stasera dopo la chiusura di Wall Street. I ricavi sono attesi in area 33 miliardi di dollari dai 30 miliardi del secondo trimestre , con un margine lordo in flessione al 75% e un utile netto di 17,4 miliardi. Occhi rivolti al segmento Data Center, che pesa per quasi il 90% del fatturato totale. Nel secondo trimestre questo segmento ha raggiunto un fatturato record di 26,3 miliardi, con un incremento del 154%. “Per il terzo trimestre crediamo che il giro d’affari del segmento Data Center possa attestarsi a $28,5 miliardi”, indica Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, che è cauto sul lungo periodo considerando un possibile ciclo discendente nel mercato dei semiconduttori per l’intelligenza artificiale a causa di diversi fattori (la saturazione del mercato riguardo alle richieste infrastrutturali, per la crescente concorrenza da parte di nuovi partecipanti nel mercato dei chip AI e per la natura ciclica del settore dei semiconduttori).

Wedbush non teme bolla: Gpu Nvidia nuovo petrolio

Dan Ives, analista di Wedbush, vede le GPU di Nvidia il nuovo petrolio e oro in un mondo alle prese con la rivoluzione AI. “La domanda di Blackwell sembra solida e ci aspettiamo un commento molto rialzista dal ceo Jensen sulla conference call che sarà al centro dell’attenzione di Wall Street. Blackwell rappresenta la prossima frontiera per Nvidia e la rivoluzione generale dell’IA e crediamo che Wall Street stia ancora sottostimando di molto la curva della domanda nei prossimi 12-18 mesi e oltre”, indica Ives, tra i più bullish di Wall Street sul titolo (tp a 400$).

In generale, Wedbush vede il settore tecnologico pronto a continuare il  rally nel 2025 “poiché la Fed e Powell hanno dato il via al ciclo di tagli dei tassi, la Casa Bianca di Trump disinnescherà l’ambiente normativo, l’atterraggio morbido macroeconomico rimane la strada giusta e la spesa tecnologica per l’intelligenza artificiale rimane un ciclo di spesa generazionale che sta appena iniziando a toccare le coste del settore tecnologico”.

L’esplosione della Nvidia cinese

Intanto, lontano da Wall Street, a fare clamore è il boom del titolo Semiconductor Manufacturing International Corp (Smic), più che raddoppiato negli ultimi due mesi sulla scia della spinta della Cina a localizzare la produzione dei chip. Le azioni di Smi, quotate a Shanghai, sono aumentate del 120% rispetto al minimo di settembre, surclassando nomi del settore globali quali Nvidia e Taiwan Semiconductor Manufacturing.
Smic è il più grande produttore cinese di chip esternalizzati a ha previsto una crescita delle vendite superiore alle attese per questo trimestre, poiché i suoi prezzi competitivi hanno attirato i progettisti di chip locali, secondo Bloomberg Intelligence. Gli analisti di Morningstar sottolineano come Smic, insieme a Hua Hong, sono ben posizionate per catturare la domanda di chip di potenza di fascia alta utilizzati nei data center. Se le startup cinesi di intelligenza artificiale perdessero l’accesso a processori avanzati, ciò danneggerebbe anche la domanda di chip periferici forniti da Smic e Hua Hong. Sia mic che Hua Hong sembrano perà sopravvalutate, “poiché il mercato potrebbe aver sovrastimato l’entità del recupero del prezzo medio di vendita”, afferma Morningstar. “Inoltre, il mercato potrebbe essere eccessivamente rialzista sull’impatto dello stimolo fiscale cinese”.