Notizie ETF Nuovo ETF Short sul Vix, il contango diventa fonte di ricavo

Nuovo ETF Short sul Vix, il contango diventa fonte di ricavo

Pubblicato 12 Aprile 2013 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:39

Doppia novità per chi vuole di esporsi al indici strategia legati alla volatilità. Lyxor, che esattamente un anno fa aveva portato a Piazza Affari il primo ETF legato alla volatilità, ha ampliato con due nuove proposte la propria gamma di replicanti legati a indici sulla volatilità che permettono di diversificare il portafoglio.
In particolare il Lyxor ETF Dynamic SHORT VIX Futures Index risulta il primo replicate che permette agli investitori italiani di esporsi (al lordo dei costi) a un indice short sulla volatilità. Questo nuovo ETF permette di avere un’esposizione inversa sulla volatilità attesa attraverso un paniere di futures S&P500 VIX quotati sul CBOE (Chicago Board Options Exchange). Il rendimento dell’indice è dato dalla performance di un paniere di contratti future a breve termine (scadenze da uno a due mesi) sull’indice VIX, maggiorato della performance cumulativa dei titoli del Tesoro statunitensi a 3 mesi (3-month T-Bill). La determinazione del peso della componente short del paniere sottostante avviene attraverso l’utilizzo di un algoritmo quantitativo che, in base alla situazione del mercato, mira a ridurre il rischio connesso alle caratteristiche dell’indice. In pratica si vuole cercare di proteggere l’investimento da movimenti avversi (cioè al rialzo) della volatilità spostandosi, quando necessario, da una posizione parzialmente short sulla volatilità ad una posizione di piena liquidità. L’indice sottostante (Dynamic Short VIX Futures Index) si contraddistingue per la bassa correlazione con i tradizionali benchmark azionari quali Euro Stoxx 50 e S&P 500. L’emittente francese rimarca poi come rispetto a questi indici azionari, lo short sulla volatilità registri in media migliori performance e una volatilità più contenuta.

Andando short il contango diventa un elemento di ricavo
Quando si parla di volatilità bisogna fare i conti con l’effetto contango, ossia i prezzi dei futures sul VIX sono maggiori rispetto al valore corrente del Vix generando un costo in capo all’investitore che assume una posizione long sul Vix. Ciò causa un elevato costo per gli strumenti long di volatilità che, pertanto, soffrono di una progressiva erosione del loro valore a meno di forti rialzi della volatilità. L’indice short replicato dal nuovo ETF proposto da Lyxor trasforma il citato contango da un elemento di costo ricorrente ad un elemento di ricavo ricorrente. “Questi dati – afferma Marcello Chelli, referente per i Lyxor ETF in Italia – dimostrano che questo innovativo ETF non si presta necessariamente ad un approccio di trading (come gli omologhi strumenti long) ma, al contrario, potrebbe rappresentare uno strumento di investimento e di diversificazione di un portafoglio”.  Dalla sua prima quotazione in Olanda due mesi fa, l’ETF short sulla volatilità presenta un saldo positivo dell’8,8%, contro un -0,77% dell’indice Euro Stoxx 50 NTR (fonte Bloomberg, dati dal 31/01/2013 – 02/04/2013) a conferma delle performance rilevate dai back test del suo indice benchmark (+18,65% nel 2012; +5,94% nel 2011; +32,80% nel 2010; +8,57% nel 2009).

Anche un nuovo ETF long
sulla Contestualmente il 5 aprile è stato quotato a Milano anche il Lyxor ETF Dynamic LONG VIX Futures Index. Si tratta di un ETF che, sulla base di un algoritmo quantitativo, prende esposizione sulla volatilità oppure sulla liquidità (al fine di limitare il cost of carry del contango della volatilità). In  questo caso, si tratta di un fondo a replica passiva che presta preferibilmente a un approccio di trading o “tattico” di breve termine.
Volatilità
Entrambi i nuovi ETF proposti da Lyxor perseguono l’obiettivo di investimento attraverso l’investimento in titoli fisici (non necessariamente quelli degli indici) con esposizione, in maniera residuale, ad un contratto derivato di scambio a termine (OTC swap) che ha lo scopo di riallineare sistematicamente il rendimento dei titoli nel patrimonio con i rendimenti dell’indice sottostante. Non viene effettuata attività di prestito titoli (c.d. securities lending). L’investitore risulta esposto al rischio di cambio euro/dollaro in quanto gli ETF sono negoziati in euro, mentre gli indici replicati sono denominati in dollari. I due ETF si distinguono in generale per una elevata componente di rischio che li rende adatti a investitori con elevata conoscenza ed esperienza in prodotti finanziari complessi e con specifiche competenze sull’asset class volatilità. Non va tralasciato, infine, che i prezzi dei VIX Future a cui si rifanno i due ETF esprimono le aspettative del mercato in merito al valore del VIX Index alla scadenza dei future e non il valore del VIX Index corrente. Pertanto l’evoluzione dei prezzi dei VIX Future non è identica all’evoluzione del valore del VIX Index corrente.