Nuove misure della Bce hanno innescato la Draghinomics
Dopo l’Abenomics è la volta della Draghinomics. Il parallelo è avanzato dagli analisti di Citi che in un report pubblicato oggi delineano uno scenario “giapponese” per l’Area euro.
“La correlazione tra euro e azioni è diventata negativa dopo che la Bce a giugno ha tagliato i tassi annunciando una T-Ltro (Targeted Longer-term refinancing operations, ndr) e questo potrebbe rappresentare l’inizio di un prolungato periodo di sovraperformance degli asset europei e di sottoperformance dell’euro”, riporta la nota di Citi.
Il paragone con il Giappone è dovuto alla correlazione tra lo yen e il Nikkei, diventata decisamente negativa dopo l’annuncio del piano di quantitative easing da parte della Bank of Japan nell’aprile del 2013.
“Le aggressive misure di allentamento annunciate a inizio giugno hanno spinto la correlazione tra l’indice dell’euro e l’eurostoxx sotto quota zero”, rileva Citi che si attende nuove misure di stimolo “visto che la crescita europea si conferma debole e l’inflazione è pericolosamente bassa”.
Nuovi stimoli sono destinati ad accentuare “la sottoperformance dell’euro e la sovraperformance dell’Eurostoxx, rendendo la correlazione ancora più negativa”.