Nuova sfilza di downgrade su Enel. Dubbi su prospettive redditività in attesa del nuovo piano

Nuova ondata di bocciature degli analisti verso Enel che anche oggi viaggia in coda al Ftse Mib. Il titolo del colosso elettrico cede oltre 2 punti percentuali a cavallo di quota 3 euro. Ubs ha deciso di abbassare il rating a sell dal precedente neutral, con prezzo obiettivo indicato a 2,75 euro dal precedente 3,25. Taglio anche da parte di Barclays Capital che passa a equalweight dal precedente overweight (target price da 5,2 a 3,7 euro), BofA Merrill Lynch che abbassa il rating a neutral dal precedente buy e Cheuvreux che ha abbassato il rating a underperform.
Ieri Enel aveva ceduto il 5,41% a 3,078 euro in scia al downgrade di JP Morgan che ha abbassato la raccomandazione sul colosso elettrico a neutral dal precedente overweight. “Gli elevati costi del gas potrebbero impattare sui profitti 2012 e minacciare i dividendi”, ha rimarcato ieri JP Morgan.
Ubs vede diversi fattori di criticità
“La domanda deludente continua a peggiorare le prospettive di redditività delle attività domestiche di generazione di energia”, rimarca il report di Ubs che cita anche l’aspettativa di riforme nel mercato energetico e del gas In Spagna e in Italia che probabilmente metterà sotto pressione utili, dividendi e struttura del capitale. La casa d’affari elvetica ha così ridotto del le stime di Eps per il periodo 2012-2015 e conseguentemente le attese di dividendo nell’ordine del 15%. Ora l’Eps 2012 è atteso a 0,40 euro dal 0,42 del 2011, per poi scendere ulteriormente a 0,36 euro nel 2013. La cedola 2012 è vista pari a 0,24 euro per azione per poi scendere ancora a 0,21 il prossimo anno. Il business plan in agenda il 7 marzo secondo Ubs potrebbe rivelarsi un ulteriore catalist negativo.
“La domanda deludente continua a peggiorare le prospettive di redditività delle attività domestiche di generazione di energia”, rimarca il report di Ubs che cita anche l’aspettativa di riforme nel mercato energetico e del gas In Spagna e in Italia che probabilmente metterà sotto pressione utili, dividendi e struttura del capitale. La casa d’affari elvetica ha così ridotto del le stime di Eps per il periodo 2012-2015 e conseguentemente le attese di dividendo nell’ordine del 15%. Ora l’Eps 2012 è atteso a 0,40 euro dal 0,42 del 2011, per poi scendere ulteriormente a 0,36 euro nel 2013. La cedola 2012 è vista pari a 0,24 euro per azione per poi scendere ancora a 0,21 il prossimo anno. Il business plan in agenda il 7 marzo secondo Ubs potrebbe rivelarsi un ulteriore catalist negativo.
Per i bond retail richieste oltre i 5 miliardi di euro
Intanto ieri sera Enel ha diffuso i dettagli dell’offerta di obbligazioni a tasso fisso e a tasso variabile riservata ai risparmiatori retail e chiusa in anticipo lo scorso 13 febbraio. Le richieste sono state superiori ai 5 miliardi di euro. L’ammontare complessivo emesso risulta essere pari a 2,5 miliardi di euro con riferimento alle obbligazioni a tasso fisso, assegnate a 126.172 investitori, e a 500 milioni di euro con riferimento alle obbligazioni a tasso variabile, assegnate a 30.037 investitori.
Le obbligazioni a tasso fisso pagano un tasso di interesse nominale annuo lordo pari al 4,875% e saranno emesse a un prezzo pari al 99,95% del loro valore nominale. Il tasso di rendimento annuo lordo effettivo a scadenza è pari al 4,885%, determinato sommando un margine di 310 punti base al tasso mid swap a sei anni. Gli interessi maturati saranno corrisposti agli investitori annualmente in via posticipata. La data di emissione e di godimento delle obbligazioni a tasso fisso e’ il 20 febbraio 2012 e la data di scadenza è il 20 febbraio 2018. Le obbligazioni Enel a tasso variabile sono fruttifere di interessi che saranno corrisposti agli investitori semestralmente in via posticipata e calcolati al tasso variabile nominale annuo pari all’Euribor a 6 mesi maggiorato di un margine pari a 310 punti base; tali obbligazioni saranno emesse a un prezzo pari al 100% del loro valore nominale. A seguito della fissazione dell’Euribor a 6 mesi a 1,339% (dato di ieri), il tasso nominale annuo della prima cedola in pagamento il 20 agosto 2012 risulta pari a 4,439%. La data di emissione e di godimento delle obbligazioni a tasso variabile è il 20 febbraio 2012 e la data di scadenza è il 20 febbraio 2018.
Intanto ieri sera Enel ha diffuso i dettagli dell’offerta di obbligazioni a tasso fisso e a tasso variabile riservata ai risparmiatori retail e chiusa in anticipo lo scorso 13 febbraio. Le richieste sono state superiori ai 5 miliardi di euro. L’ammontare complessivo emesso risulta essere pari a 2,5 miliardi di euro con riferimento alle obbligazioni a tasso fisso, assegnate a 126.172 investitori, e a 500 milioni di euro con riferimento alle obbligazioni a tasso variabile, assegnate a 30.037 investitori.
Le obbligazioni a tasso fisso pagano un tasso di interesse nominale annuo lordo pari al 4,875% e saranno emesse a un prezzo pari al 99,95% del loro valore nominale. Il tasso di rendimento annuo lordo effettivo a scadenza è pari al 4,885%, determinato sommando un margine di 310 punti base al tasso mid swap a sei anni. Gli interessi maturati saranno corrisposti agli investitori annualmente in via posticipata. La data di emissione e di godimento delle obbligazioni a tasso fisso e’ il 20 febbraio 2012 e la data di scadenza è il 20 febbraio 2018. Le obbligazioni Enel a tasso variabile sono fruttifere di interessi che saranno corrisposti agli investitori semestralmente in via posticipata e calcolati al tasso variabile nominale annuo pari all’Euribor a 6 mesi maggiorato di un margine pari a 310 punti base; tali obbligazioni saranno emesse a un prezzo pari al 100% del loro valore nominale. A seguito della fissazione dell’Euribor a 6 mesi a 1,339% (dato di ieri), il tasso nominale annuo della prima cedola in pagamento il 20 agosto 2012 risulta pari a 4,439%. La data di emissione e di godimento delle obbligazioni a tasso variabile è il 20 febbraio 2012 e la data di scadenza è il 20 febbraio 2018.