Novartis e Roche: chiusa inchiesta di aggiotaggio della Procura di Roma
Chiuse le indagini della procura di Roma nei confronti degli amministratori delegati in Italia di Roche e Novartis, con l‘ipotesi di reato di aggiotaggio in relazione a una presunta influenza indebita nel mercato italiano dei farmaci relativa a un prodotto per la cura degli occhi.
Questo quando risulta a Reuters, secondo cui fonti giudiziarie e interne alle due società avrebbero confermato tale notizia. In particolare un funzionario Novartis avrebbe avuto notifica dalla Procura dell’avviso di chiusura delle indagini.
Le fonti giudiziarie confermano che nei confronti di Maurizio De Cicco e George Schrockn Fuchs, in qualità di legali rappresentanti per l‘Italia rispettivamente di Roche e Novartis, viene ipotizzato il reato di aggiotaggio per aver messo in atto dal 2011 “manovre fraudolente finalizzate a turbare il mercato e realizzare così ingiusti profitti patrimoniali. La dolosa enfatizzazione dei possibili rischi dell‘Avastin portava all‘esclusione del prodotto dall‘elenco dei farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale, influenzando le scelte dell‘Aifa e degli oculisti”.
Questo quando risulta a Reuters, secondo cui fonti giudiziarie e interne alle due società avrebbero confermato tale notizia. In particolare un funzionario Novartis avrebbe avuto notifica dalla Procura dell’avviso di chiusura delle indagini.
Le fonti giudiziarie confermano che nei confronti di Maurizio De Cicco e George Schrockn Fuchs, in qualità di legali rappresentanti per l‘Italia rispettivamente di Roche e Novartis, viene ipotizzato il reato di aggiotaggio per aver messo in atto dal 2011 “manovre fraudolente finalizzate a turbare il mercato e realizzare così ingiusti profitti patrimoniali. La dolosa enfatizzazione dei possibili rischi dell‘Avastin portava all‘esclusione del prodotto dall‘elenco dei farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale, influenzando le scelte dell‘Aifa e degli oculisti”.