Notizie Non-farm payrolls non modificano scenario di rialzo dei tassi a settembre. Euro/dollaro destinato a scendere

Non-farm payrolls non modificano scenario di rialzo dei tassi a settembre. Euro/dollaro destinato a scendere

7 Agosto 2015 13:20

Pari e patta tra colombe e falchi? Sembrerebbe così a giudicare dai movimenti limitati che hanno interessato i mercati finanziari dopo l’uscita del dato sul mercato del lavoro americano. Gli Stati Uniti hanno creato, nel mese di luglio, 215.000 nuove buste paga nei settori non agricoli. Le attese degli analisti si aggiravano intorno a quota 225.000. Rivisti al rialzo i non-farm payroll di giugno a 231.000. Nessuna variazione per il tasso di disoccupazione, al 5,3% mentre la dinamica salariale non ha accelerato. I salari medi orari sono in crescita del 2,1% rispetto a luglio 2014 da 2% registrato in giugno e contro attese a 2,3%. La crescita congiunturale dei salari è stata invece dello 0,2%. 

“I dati confermano il trend di miglioramento in atto nel mercato del lavoro – è il commento degli analisti di MPS Capital Services – lasciando aperta la porta a un rialzo dei tassi Fed a settembre a meno di eventi estremamente negativi”.

Soddisfazione è invece stata espressa da Enrico Lanati dalla sala operativa di Investire.biz “anche se a dire la verità ci attendevamo un dato peggiore. Ci ha stupito infatti la creazione di 215mila nuovi posti di lavoro, in quanto ci attendevamo un dato inferiore a 200mila unità dopo l’ADP di mercoledì. Avevamo degli ordini pendenti al ribasso su euro/dollaro che purtroppo non sono entrati perché il livello di 1.1030 (il nostro) non è stato raggiunto. La consolazione arriva dal fatto che adesso è tutto più semplice: il rafforzamento del dollaro ora non ha più ostacoli. Sono convinto che molto presto raggiungeremo dapprima i livelli appena sotto 1,09 e poi sotto 1,07. Quindi dalla nostra sala operativa short a tutta forza in attesa del rialzo dei tassi statunitensi previsto forse a settembre. Niente di inatteso invece per quanto riguarda il dato sulla disoccupazione stabile a 5,3%”. 

Il cambio euro/dollaro, dopo un forte movimento di rialzo ha invertito la rotta e sebbene senza accelerazioni si è portato sotto 1,09.