Nomisma: manovra correttiva indicata da Ue porterebbe a peggioramento situazione già grave

"Le indicazioni di aprile sono in linea con i dati di un'economia sostanzialmente stagnante da metà 2013". Così Sergio De Nardis, capo economista di Nomisma, commenta i dati sul lavoro pubblicati oggi dall'Istat. "La flessione dell'occupazione in aprile annulla il segnale positivo che era emerso in marzo: il tasso di disoccupazione non aumenta solo perché si riducono le forze di lavoro".
"In questo quadro - prosegue De Nardis - la disoccupazione giovanile non riesce a migliorare, supera anzi la soglia del 43%. Le indicazioni trimestrali confermano alcuni segnali di 'sofferenza' emersi nell'ultima recessione, in particolare la caduta occupazionale nel segmento del tempo pieno e indeterminato, dove si concentra la categoria dei breadwinner, e l'elevata quota, circa 59% dei disoccupati, di coloro che sono senza lavoro da oltre un anno; si tratta di persone il cui riassorbimento nell'occupazione, quando ci sarà una vera ripresa, sarà più problematico".
"Sovrapporre una manovra correttiva in questa situazione, come indicato nella raccomandazione europea per il rispetto dei parametri del patto di stabilità, avrebbe effetti di peggioramento delle tendenze in atto", conclude De Nardis.
"In questo quadro - prosegue De Nardis - la disoccupazione giovanile non riesce a migliorare, supera anzi la soglia del 43%. Le indicazioni trimestrali confermano alcuni segnali di 'sofferenza' emersi nell'ultima recessione, in particolare la caduta occupazionale nel segmento del tempo pieno e indeterminato, dove si concentra la categoria dei breadwinner, e l'elevata quota, circa 59% dei disoccupati, di coloro che sono senza lavoro da oltre un anno; si tratta di persone il cui riassorbimento nell'occupazione, quando ci sarà una vera ripresa, sarà più problematico".
"Sovrapporre una manovra correttiva in questa situazione, come indicato nella raccomandazione europea per il rispetto dei parametri del patto di stabilità, avrebbe effetti di peggioramento delle tendenze in atto", conclude De Nardis.