Nestlé fatica a crescere, nuovo ceo accelera su piano ristrutturazione
Ritmo di crescita dei ricavi molto debole per Nestlé. Il colosso alimentare ha chiuso il 2016 con ricavi in crescita del 3,2% a livello organico dal +4,2% del 2015 e anche per il 2017 le prospettive sono decisamente deboli, ben sotto gli obiettivi di lungo periodo. Il consensus Bloomberg per l’intero 2016 era per un +3,4%.
Complessivamente le vendite sono state pari a 89,5 miliardi di franchi svizzeri, in rialzo dello 0,8% con un impatto negativo dell’1,6% dall’effetto valutario. L’utile netto è sceso a 8,5 miliardi dai 9,1 mld del 2016. proposto un dividendo di 2,3 chf per azione.
Per il 2017 l’outlook è di una crescita organica tra il 2 e il 4%. La redditività quest’anno sarà frenata dal notevole aumento dei costi di ristrutturazione che sarà implementato al fine di guidare la redditività futura.
“La nostra crescita organica 2016 è nella fascia alta del settore, ma a un livello più basso delle nostre aspettative – ha commentato Mark Schneider, ceo di Nestlé – . Abbiamo visto un miglioramento del margine di profitto operativo e il nostro cash flow è cresciuto in modo significativo”.
“Al fine di guidare la redditività futura, abbiamo in programma di aumentare considerevolmente i costi di ristrutturazione nel 2017 – aggiunge Schneider che indica una crescita organica più sostenuta (circa 5%) e significativi risparmi sui costi strutturali entro il 2020.
Schneider ha detto che si aspetta che i costi di ristrutturazione salgano a circa 500 milioni di franchi.
Il nuovo ceo di Nestlé punta quindi a riportare la crescita di lungo termine delle vendite del gruppo al ritmo del 5-6% che lo aveva caratterizzto per più di un decennio.