Nasdaq: scambi bloccati per oltre tre ore, causa problemi tecnici
Il listino Nasdaq di New York ha sospeso ieri tutte le sue attività per oltre tre ore a causa di un problema tecnico. Un incidente senza precedenti che mette nuovamente in discussione l’affidabilità delle sempre più sofisticate procedure informatiche. Solo qualche giorno fa un errore al sistema informatico in Goldman Sachs aveva immesso involontariamente ordini di acquisto e vendita di opzioni sui titoli, causando alterazioni di prezzi. Senza contare lo scandalo Everbright in Cina di venerdì scorso, che aveva scatenato oscillazioni violente sull’indice di riferimento della Borsa di Shanghai.
Ieri è toccato al Nasdaq. Le contrattazioni su azioni e opzioni si sono bloccate sulla piattaforma elettronica per oltre tre ore, dalle 18.15 fino alle 21.25 ore italiane, paralizzando l’indice Nasdaq a prevalenza tecnologica. Fermi dunque anche titoli portanti di Wall Street, come Apple, Google e Microsoft. Si tratta del problema tecnico più grave degli ultimi anni, anche se a quanto sembra le conseguenze non sono state così pesanti. La Sec, l’autorità di controllo dei mercati americana, sta facendo chiarezza sulla vicenda e convocherà a breve una riunione con i gestori di Borse e gli operatori di mercato per accelerare gli interventi necessari a rafforzare i mercati.
“Il funzionamento continuo e ordinato dei mercati è di fondamentale importanza per la solidità del nostro sistema finanziario e la fiducia degli investitori – si legge nella nota diffusa dalla Sec, dopo il pasticcio sul Nasdaq – l’interruzione odierna degli scambi, sebbene risolta prima della fine della giornata, è stata comunque grave e deve rafforzare il nostro impegno collettivo per affrontare le vulnerabilità tecnologiche sulle contrattazioni e di altri operatori di mercato”.
A fine giornata l’indice Nasdaq ha chiuso in rialzo dell’1,08% a 3.638,71 punti. In calo invece l’azione del gruppo che gestisce il listino, Nasdaq Omx Group, ha perso il 3,42% a 30,46 dollari.