Notizie Casa Il mutuo migliore? Il 56% degli italiani lo sceglie mentre lavora

Il mutuo migliore? Il 56% degli italiani lo sceglie mentre lavora

6 Giugno 2011 15:40

L’orario di lavoro è fonte d’ispirazione per la scelta del mutuo. Infatti, secondo un’indagine elaborata da Mutui.it, broker online per la scelta dei mutui, il 56% degli italiani che si rivolgono alla rete per trovare l’investimento migliore cerca il mutuo in orari d’ufficio. È questo uno dei dati che emerge dall’analisi di oltre 10mila richieste di preventivo di mutuo giunte al sito negli ultimi mesi. I momenti di maggiore lucidità sono i preferiti per la comparazione delle diverse proposte di finanziamento. Se però l’orario di lavoro non permette pause, la decisione è rimandata al rientro a casa: quasi il 30% dei casi sceglie il mutuo appena tornati dal lavoro, cioè dalle 19 in poi. Il giorno della settimana sembra non influire nella scelta. Infatti da martedì a venerdì si registrano sostanzialmente differenze minime. Fanno eccezione il lunedì e la domenica, in cui emergono notevoli cali nel numero delle richieste, in quanto l’uno considerato troppo impegnativo per l’aggiunta di ulteriori oneri e l’altro generalmente dedicato ad attività meno “impegnative”. Altre curiosità. Sempre secondo la ricerca, nelle prime ore della giornata si cerca il mutuo migliore soprattutto in Liguria, dove la percentuale dei preventivi tra la mezzanotte e le 7 del mattino arriva al 7 per cento. I cittadini della Basilicata, Molise e Valle d’Aosta dedicano alla ricerca il momento della colazione (6%), mentre l’8% dei marchigiani cerca casa durante le ore del pranzo (tra le 13 e le 14). In orario di lavoro, guidano la classifica i Lucani: ben il 62% sceglie il proprio mutuo mentre è in ufficio, seguiti da lombardi e sardi (entrambi con il 59%). Umbri e trentini si rivelano i più stakanovisti: la metà cerca il finanziamento più conveniente fuori dall’ufficio (48%), principalmente tra le 19 e la mezzanotte. A seguire, in questa fascia oraria, si trovano l’Emilia Romagna e il Veneto con il 32 per cento.