News Notizie Italia Mutui: ritocco al rialzo del tasso fisso causa inflazione e tensioni Ucraina

Mutui: ritocco al rialzo del tasso fisso causa inflazione e tensioni Ucraina

Pubblicato 2 Marzo 2022 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:32
Il nuovo aumento dell'inflazione, che in Italia ha raggiunto il massimo livello degli ultimi 27 anni, e le tensioni legate alla vicenda Russia-Ucraina, hanno portato a un ritocco al rialzo dei tassi sui mutui.

Come emerge dall’analisi di Facile.it, l’IRS, l’indice di riferimento che guida l’andamento dei mutui fissi, negli ultimi giorni è salito superando quota 1% (indice a 20 anni), cosa che non accadeva da maggio 2019.

Questo ha determinato che per un mutuo fisso da 126.000 euro al 70%, da restituire in 25 anni, il miglior tasso (TAEG) disponibile oggi online* è pari a 1,44%, con una rata da 489 euro al mese; dodici mesi fa, per un’operazione analoga, il miglior tasso era 1,04% e la rata 466 euro. Questo significa che chi chiede adesso un mutuo a tasso fisso paga, per tutta la durata del finanziamento, circa 6.900 euro in più di interessi rispetto a un anno fa.

Se i mutui a tasso fisso sono oggi già ben più costosi di quanto non fossero un anno fa, sul fronte del variabile, per ora, la situazione è ancora stabile. "L’Euribor - continuano da Facile.it - è ancora in negativo, ma per il futuro sarà determinante l’andamento dell’inflazione. Se il livello attuale diventerà strutturale, sarà inevitabile un intervento da parte della Bce sui tassi di interesse e questo avrebbe un impatto diretto sulle rate dei mutui variabili, sia per coloro che hanno già un finanziamento in essere, sia per coloro che lo sottoscriveranno in futuro".