Mutui: ritocco al rialzo del tasso fisso causa inflazione e tensioni Ucraina
Il nuovo aumento dell'inflazione, che in Italia ha raggiunto il massimo livello degli ultimi 27 anni, e le tensioni legate alla vicenda Russia-Ucraina, hanno portato a un ritocco al rialzo dei tassi sui mutui.
Come emerge dall’analisi di Facile.it, l’IRS, l’indice di riferimento che guida l’andamento dei mutui fissi, negli ultimi giorni è salito superando quota 1% (indice a 20 anni), cosa che non accadeva da maggio 2019.
Questo ha determinato che per un mutuo fisso da 126.000 euro al 70%, da restituire in 25 anni, il miglior tasso (TAEG) disponibile oggi online* è pari a 1,44%, con una rata da 489 euro al mese; dodici mesi fa, per un’operazione analoga, il miglior tasso era 1,04% e la rata 466 euro. Questo significa che chi chiede adesso un mutuo a tasso fisso paga, per tutta la durata del finanziamento, circa 6.900 euro in più di interessi rispetto a un anno fa.
Se i mutui a tasso fisso sono oggi già ben più costosi di quanto non fossero un anno fa, sul fronte del variabile, per ora, la situazione è ancora stabile. "L’Euribor - continuano da Facile.it - è ancora in negativo, ma per il futuro sarà determinante l’andamento dell’inflazione. Se il livello attuale diventerà strutturale, sarà inevitabile un intervento da parte della Bce sui tassi di interesse e questo avrebbe un impatto diretto sulle rate dei mutui variabili, sia per coloro che hanno già un finanziamento in essere, sia per coloro che lo sottoscriveranno in futuro".
Come emerge dall’analisi di Facile.it, l’IRS, l’indice di riferimento che guida l’andamento dei mutui fissi, negli ultimi giorni è salito superando quota 1% (indice a 20 anni), cosa che non accadeva da maggio 2019.
Questo ha determinato che per un mutuo fisso da 126.000 euro al 70%, da restituire in 25 anni, il miglior tasso (TAEG) disponibile oggi online* è pari a 1,44%, con una rata da 489 euro al mese; dodici mesi fa, per un’operazione analoga, il miglior tasso era 1,04% e la rata 466 euro. Questo significa che chi chiede adesso un mutuo a tasso fisso paga, per tutta la durata del finanziamento, circa 6.900 euro in più di interessi rispetto a un anno fa.
Se i mutui a tasso fisso sono oggi già ben più costosi di quanto non fossero un anno fa, sul fronte del variabile, per ora, la situazione è ancora stabile. "L’Euribor - continuano da Facile.it - è ancora in negativo, ma per il futuro sarà determinante l’andamento dell’inflazione. Se il livello attuale diventerà strutturale, sarà inevitabile un intervento da parte della Bce sui tassi di interesse e questo avrebbe un impatto diretto sulle rate dei mutui variabili, sia per coloro che hanno già un finanziamento in essere, sia per coloro che lo sottoscriveranno in futuro".