Mps: vola in Borsa nel D-Day del piano, scatta l’ora X per i bond subordinati
Il boom della scorsa settimana non è bastato a Mps. Dopo il balzo del 56% delle ultime sedute, questa mattina il titolo della banca senese mostra un rialzo di oltre 11 punti percentuali, toccando un massimo in area 0,31 euro, livelli che non si vedevano da metà luglio. In poche sedute l’azione di Rocca Salimbeni è passata da 0,17 ad oltre 0,30 euro ed oggi è il D-Day: si riunisce infatti il Cda della banca per approvare il piano di ristrutturazione che verrà presentato domani mattina al mercato.
Il Cda approverà il piano 2016-2019 e i conti del terzo trimestre. Nel fine settimana la stampa si è scatenata con diverse indiscrezioni sulle prossime mosse del Monte: secondo Il Sole Unipol starebbe valutando di partecipare all’aumento di capitale, anche se non è chiaro se con l’apporto di cash o di Unipol Banca, mentre il piano del management avrebbe il supporto di almeno due fondi (Soros e Paulson) disposti ad investire 1 miliardo.
Sembrano invece aumentare le perplessità sul piano Passera bis per la richiesta di far svolgere una due diligence ai fondi coinvolti dall’ex numero uno di Intesa SanPaolo. Ancora poche ore e si saprà anche il destino delle obbligazioni subordinate di Mps che, come scritto da FinanzaOnLine, dovrebbero essere coinvolte nel piano attraverso la conversione volontario in equity.
La strada della conversione dei bond permetterebbe al management di diminuire sensibilmente l’importo dell’aumento di capitale, inizialmente previsto a 5 miliardi di euro. Il recupero delle obbligazioni subordinate, salite sensibilmente dai minimi toccati tra il 23 e il 26 settembre, lascia presagire un’offerta abbastanza vantaggiosa per la conversione dei bond.