Mps: via libera della Fondazione all’azione di responsabilità contro ex vertici e parti terze, in ballo 750 milioni di euro
Via libera della Fondazione Mps all’azione di responsabilità. Lo ha annunciato lo stesso ente in una nota. Due le operazioni finite nell’occhio del ciclone: la sottoscrizione, in via indiretta, dell’aumento di capitale riservato della Banca del 2008 e la contrazione del debito da 600 milioni di euro funzionale alla sottoscrizione, da parte della Fondazione, dell’aumento di capitale del 2011. “Ad esito della riunione -si legge nella nota dell’istituto guidato da Antonella Mansi- la Deputazione Generale ha ritenuto sussistere i presupposti per l’esercizio dell’azione di responsabilità con riferimento ad entrambe le operazioni esaminate”.
Per quanto riguarda la sottoscrizione indiretta dell’aumento di capitale del 2008, l’azione è a carico dei componenti della Deputazione Amministratrice e dell’advisor della Fondazione; nel secondo caso l’azione è rivolta ai componenti della DA in carica e del Provveditore, nonché delle banche che hanno concesso il prestito.
“La Deputazione Generale ha deliberato di dare mandato alla Deputazione Amministratrice e al Presidente, per quanto di competenza di ciascuno, per il compimento di ogni e qualsivoglia attività necessaria e/o opportuna per l’instaurazione dei giudizi di cui alle azioni indicate”, riporta Palazzo Sansedoni.
Secondo le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, la richiesta di risarcimento ammonterebbe a circa 750 milioni di euro, di cui 381,8 nell’ambito della stipula dei contratti Tror sui titoli Fresh e 362,4 legati ai costi provocati dalla perdita di valore delle azioni sottoscritte in sede di aumento di capitale nel 2011.
Mps: perquisizioni nell’ambito dell’indagine relativa la “Banda del 5%”
Oggi l’istituto senese ha emesso una nota per precisare, in relazione alle perquisizioni da parte della Guardia di Finanza in varie città italiane, “che si tratta di attività inerenti le indagini in corso da diversi mesi nel filone definito ‘Banda del 5%’ ascrivibili a situazioni riguardanti la precedente gestione della Banca”. “Le perquisizioni da ultimo avviate -continua il comunicato dell’istituto senese- sono da configurarsi quali ulteriori approfondimenti in tale contesto; la Banca, che sta attivamente collaborando con le autorità, a riguardo si qualifica come parte lesa“.
Oggi il titolo a Piazza Affari ha registrato una seduta con volumi da record registrando un balzo del 19,24% a 0,22 euro. Ricoperture da parte di hedge, nuovi tagli dei costi richiesti dalle autorità europee e un’accelerazione nelle trattative per la cessione della quota della Fondazione tra le possibili cause del rally.