Mps studia tutte le opzioni per soddisfare l’EBA, titolo sprofonda sui minimi storici in Borsa
Il Monte dei Paschi sprofonda sui minimi storici a Piazza Affari in attesa di mettere a punto gli ultimi dettagli per soddisfare le richieste patrimoniali avanzate dall’EBA. Il titolo di Rocca Salimbeni soffre in Borsa, mostrando una flessione di quasi 5 punti percentuali a 0,182 euro (minimi a 0,181 euro), quando mancano ormai pochi giorni alla presentazione del nuovo piano industriale. L’appuntamento è fissato a Siena il prossimo 26 giugno, mentre 4 giorni dopo arriverà la risposta dell’authority europea.
Oggi l’amministratore delegato, Fabrizio Viola, a margine di un convegno a Milano, ha parlato dei tanti fronti aperti del Monte. A partire dal piano di cessioni. Viola ha confermato che la cessione del 60% di Biverbanca verrà effettuata in tempi. In gara per rilevare la quota posseduta da Mps nella banca piemontese ci sono la Popolare di Vicenza e la Cassa di Risparmio di Asti e, secondo indiscrezioni di stampa, nelle casse senesi dovrebbero finire circa 200 milioni di euro. Il top manager ha invece dichiarato che il marchio Antonveneta non è in vendita, mentre nelle ultime settimane erano circolate voci di un interessamento da parte di Deutsche Bank e BNL per circa 150-200 sportelli dell’istituto padovano.
L’altro fronte caldo riguarda la possibile emissione di Co.co Bond, i contingent convertible bonds che sarebbero una novità assoluta nel panorama bancario tricolore. Secondo indiscrezioni di stampa, il Monte potrebbe emettere questo tipo di obbligazioni per una cifra compresa tra i 700 milioni e 1 miliardo di euro. Viola ha dichiarato che non c’è ancora niente di definito per quanto riguarda i Co.co, ma che comunque i vertici dell’istituto stanno ragionando.
Il tempo comunque stringe e l’Ad del Monte ha voluto sottolineare la costante collaborazione con la Banca d’Italia, descritta come reciproca. Il manager ha infine voluto assicurare sullo situazione di liquidità di Rocca Salimbeni, definita in equilibrio grazie anche alle due aste LTRO effettuate dalla Banche centrale europea a fine 2011 e ad inizio di quest’anno.