News Notizie Italia Mps: stop Ue a piano governo su Npl, strada in salita per la vendita. Ma spuntano due offerte

Mps: stop Ue a piano governo su Npl, strada in salita per la vendita. Ma spuntano due offerte

Pubblicato 30 Novembre 2019 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:19
Per Banca MPS si chiude lo spiraglio della maxi-cessione di Npl che nei piani del Tesoro sarebbe stata una mossa propedeutica per sbloccare futuri scenari M&A per la banca senese. L’Unione Europea, stando a quanto riferisce oggi il quotidiano Repubblica, si è pronunciata negativamente sul piano di cessione ad Amco, ex SGA, di un portafoglio rilevante di NPL di Mps. "Secondo due fonti finanziarie Bruxelles ritiene lesivo degli aiuti di Stato il piano dell’azionista pubblico, che prevede la vendita di 10 miliardi di sofferenze e incagli al gestore pubblico Amco", si legge nell'articolo a firma Andrea Greco. Il Tesoro si è impegnato con Bruxelles a uscire dal capitale di MPS entro il 2021 ed entro la fine di quest'anno doveva indicare il percorso che avrebbe portato avanti nei prossimi due anni in vista dell'uscita. Adesso torna in auge l'ipotesi di una cessione secca. Difficile da strutturare anche perchè sarebbero solo due i due candidati che si sono fatti avanti e che chiedono una garanzia del Tesoro sui rischi legali per il contenzioso residuo degli scandali (5,4 miliardi a fronte di riserve a bilancio di 600 milioni). I nomi indicati sempre dal quotidiano Repubblica sono due: Fortress, fondo Usa che fa capo alla giapponese Softbank; l’altra offerta, tramite Morgan Stanley, arriva dal fondo Varde, che investe in titoli “a sconto e si era fatto avanti in passato per comprare Banca Carige.