Mps: Morelli pianifica offerta a obbligazionisti, estrema volatilità sul titolo

Mps sta pianificando di presentare un’offerta a tutti i titolari di obbligazioni della banca senese. Parola del Ceo Marco Morelli che, in sostanza, conferma la sensazione che Rocca Salimbeni proporrà la conversione volontaria non solo ai possessori di Lower Tier II ma anche ai titolari del bond Upper Tier II con scadenza 2018, venduto allo sportello con tagli minimi da 1.000 euro per finanziare l’acquisizione di Antonveneta.
Il grosso del rafforzamento patrimoniale, che come scritto nel piano sarà di 5 miliardi di euro, dovrebbe quindi arrivare dalla conversione in equity dei bond subordinati. L’operazione verrà completata da una parte di aumento sul mercato e dall’altra, come ha dichiarato Morelli, la banca inzierà a intrattenere discussioni con potenziali investitori.
In questo clima è proseguito sul mercato secondario il recupero dei bond Lower Tier II che viaggiano in area 81-82 dopo aver toccato un minimo sotto quota 70 intorno a fine settembre. Secondo gli analisti il movimento dei subordinati è dettato dalla scommessa di un’offerta di conversione “vantaggiosa” dei titoli in equity.
A Piazza Affari oggi il titolo Mps è invece preda di grande volatilità. Dopo la pubblicazione del piano di ristrutturazione l’azione della banca senese è arrivata a toccare un massimo a 0,439 euro, livelli che non si vedevano dallo scorso giugno, con un balzo di oltre 20 punti percentuali. Durante le parole di Morelli in conference con gli analisti il titolo ha cominciato ad essere più volte sospeso per eccesso di ribasso e, in questo momento, è congelato con un tonfo teorico di circa 14 punti percentuali.
All’inizio della scorsa settimana il titolo della banca senese quotava a 0,173 euro e, in sole cinque sedute, ha raddoppiato il suo valore con un boom di volumi scambiati. Ma osservando meglio il grafico dei volumi si può notare che il boom vero e proprio si è sempre avuto nei primi cinque minuti di scambi del titolo.
Tornando alle parole di Morelli il piano di ristrutturazione non ha incorporato nessuna distribuzione di dividendi. L’obiettivo del Ceo è quello di completare tutta l’operazione di rafforzamento patrimoniale entro fine anno. La realizzazione del rafforzamento patrimoniale, ha aggiunto Morelli, dipenderà anche dalle condizioni di mercato.