Mps: investitori temono rischio-Italia, tensione anche sui subordinati
Il roadshow di Marco Morelli negli States è iniziato lunedì, ed ha toccato come prima tappa New York. Il numero uno di Rocca Salimbeni, che nelle prossime settimane volerà anche in Asia, sta spiegando agli investitori il dettaglio di quanto contenuto nel piano industriale al 2019, presentato in Italia la scorsa settimana. Secondo fonti di stampa nazionale l’ex Ad di Bank of America si sarebbe incontrato con investitori istituzionali e hedge fund, che avrebbero espresso timide manifestazioni di interesse.
Il rischio-Italia
A frenare gli entusiasmi degli investitori internazionali vi sono i dubbi che aleggiano circa il futuro dell’Italia in seguito al referendum del prossimo 4 dicembre. Da qui l’arduo compito di Marco Morelli, non solo convincere gli investitori della validità del piano messo in piedi con l’ausilio degli advisor JP Morgan e Mediobanca, ma anche tranquillizzarli circa il destino politico del Belpaese. Vanno in tal senso le rassicurazioni che l’Ad aveva espresso in occasione della conferenza stampa di presentazione del piano.
Tensione sui subordinati
Contestualmente al crollo di Borsa dei giorni scorsi si è avvertita una certa pressione anche sul mercato dei titoli di debito, in particolare i subordinati. Secondo gli esperti il mercato ha preso coscienza della necessità di convertire la tranche di subordinati Lower Tier II da un lato, mentre dall’altro teme una possibile conversione anche delle obbligazioni Senior. Quest’ultima eventualità spaventa il mercato ed ha in parte spento l’euforia che era stata registrata nelle scorse settimane.