MPS insieme alla Popolare di Bari, la proposta Ruocco (M5S) e il rischio di un costo monstre per i contribuenti

Siena e Bari insieme per creare un polo bancario molto forte al Sud. Se ne era già parlato in passato e adesso l'ipotesi torna d'attualità con Carla Ruocco, presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario, che ha suggerito una schema volto a facilitare l'uscita dall'istituto senese.
Lo schema proposto dall'esponente del M5S prevede una good bank, il cui perimetro dovrebbe essere rappresentato dagli sportelli al netto dei rischi annessi (compresi quelli legali), verrebbe poi fusa in un'altra realtà. E qui la Ruocco cita la Banca Popolare di Bari per creare una banca con forte presenza al sud.
Poi c'è la bad bank, a cui farebbero capo tutto lo stock residuo di NPE (circa 3,4 mld lordi) e i rischi legali (10 mld di euro di petitum); questa realtà verrebbe fusa in Amco per dare vita ad un entità specializzata nel recovery e servicing degli NPL di dimensioni ancora più rilevanti.
Quanto proposto dalla Ruocco va nella direzione di favorire un'uscita dello Stato da Mps (che stando agli accordi con Bruxelles dovrebbe avvenire entro il 2021). Uno scenario che presenta però ostacoli difficilmente superabili "a cominciare dal trasferimento delle passività che aprirebbe ulteriori fronti legali anche alla luce delle recenti emissioni effettuate dalla banca", rimarca Equita SIM. L'alternativa sarebbe quella, per lo Stato, di farsi carico dei rischi legali della banca soluzione che presenta costi diretti (entità delle cause) e indiretti (onere trasferito sui contribuenti) molto elevati.