Mps: Cda, la situazione è sotto controllo, sconcerto per strumentalizzazione e attacchi
Il Cda di Mps, "prendendo atto delle continue esternazioni da parte di numerosi personaggi pubblici ed esponenti politici tese a strumentalizzare le vicende legate all'emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari, esprime il suo profondo sconcerto per la leggerezza con la quale viene trattato il tema della ricapitalizzazione della banca". Così una nota diramata ieri sera da Rocca Salimbeni. "Anche la vicenda della ristrutturazione del portafoglio titoli, avviata su iniziativa di Mps stessa e non da soggetti terzi, viene descritta con toni e termini assolutamente inappropriati che ingenerano nel pubblico e nel mercato una percezione di instabilità e di rischio che non sussiste alla luce della piena e normale operatività della banca".
"Mps - prosegue la nota - ribadisce quindi quanto già comunicato in precedenza, ovvero che la necessaria richiesta del supporto pubblico ai fini dell'Eba capital exercise si riconduce prevalentemente alla crisi del debito sovrano che ha ridotto il valore del portafoglio titoli di stato Italiani detenuti dalla banca, e solo in misura minore anche all'attività di verifica ancora in corso sulle operazioni Alexandria, Santorini e Nota Italia di cui tutti parlano. Si sottolinea anche che il miglioramento della spread riduce il deficit di capitale per il quale il supporto è richiesto. Inoltre, come evidenziato in precedenza, tale richiesta di supporto pubblico garantisce in modo inequivocabile l'adeguato presidio patrimoniale della banca e quindi usare termini impropri quali "crac" o "fallimento", evidentemente privi di ogni fondamento, con riferimento a Mps, danneggia i clienti, i dipendenti, gli azionisti e tutti gli stakeholder della Banca stessa. Il Cda di Mps è sereno e consapevole di aver avviato, attraverso il nuovo management, un percorso di discontinuità e profondo risanamento che porterà al pieno rilancio della banca".
"Mps - prosegue la nota - ribadisce quindi quanto già comunicato in precedenza, ovvero che la necessaria richiesta del supporto pubblico ai fini dell'Eba capital exercise si riconduce prevalentemente alla crisi del debito sovrano che ha ridotto il valore del portafoglio titoli di stato Italiani detenuti dalla banca, e solo in misura minore anche all'attività di verifica ancora in corso sulle operazioni Alexandria, Santorini e Nota Italia di cui tutti parlano. Si sottolinea anche che il miglioramento della spread riduce il deficit di capitale per il quale il supporto è richiesto. Inoltre, come evidenziato in precedenza, tale richiesta di supporto pubblico garantisce in modo inequivocabile l'adeguato presidio patrimoniale della banca e quindi usare termini impropri quali "crac" o "fallimento", evidentemente privi di ogni fondamento, con riferimento a Mps, danneggia i clienti, i dipendenti, gli azionisti e tutti gli stakeholder della Banca stessa. Il Cda di Mps è sereno e consapevole di aver avviato, attraverso il nuovo management, un percorso di discontinuità e profondo risanamento che porterà al pieno rilancio della banca".