Mps e Carige in deciso rialzo a Piazza Affari, mattinata passata sulle montagne russe
Mps e Carige si riprendono a Piazza Affari dopo il tracollo di ieri e una mattinata trascorsa sulle montagne russe. Le prime quattro ore di scambi odierni sono state caratterizzate da una volatilità estrema per i due titoli. Le azioni delle due banche, dopo un avvio promettente, sono state colpite nuovamente da un’ondata di vendite che ha portato entrambe ad aggiornare i minimi storici (Mps a 0,887 euro e Carige a 0,866 euro).
Dopo i minimi è partito il rimbalzo ed ora il titolo della banca senese mostra un progresso di circa 4,5 punti percentuali a 0,966 euro, mentre l’azione dell’istituto genovese balza di circa 9 punti percentuali a 0,969 euro. Nelle prime sei sedute dell’anno il titolo di Rocca Salimbeni ha perso circa 25 punti percentuali, bruciando quasi un miliardo di capitalizzazione.
Stessa sorte per Carige ed entrambe, dopo la seduta choc di ieri, hanno di fatto mandato in fumo le ricapitalizzazioni effettuate nel 2015: 3 miliardi di euro per il Monte e 850 milioni per Banca Carige. Da ricordare che su Mps, per la seduta odierna, la Consob ha imposto il divieto di vendite allo scoperto. In una nota, invece, Carige ha definito “ingiustificato” il tonfo di oltre 13 punti percentuali registrato ieri. “La banca ritiene che l’anomalo andamento borsistico sia influenzato da operazioni speculative non correlate all’andamento operativo del gruppo”, si legge nel comunicato.
Ma cosa ha scatenato l’ondata di vendite che ieri si è abbattuta sui due titoli? L’unica cosa certa è che il crollo è avvenuto nel pomeriggio dopo l’avvio di Wall Street. Per il resto solo voci e indiscrezioni di stampa. Tra queste la prima è che lo scivolone sia stato favorito dai timori sulle banche considerate meno solide dopo l’introduzione del “bail-in”. La Repubblica ha citato anche la brasiliana Btg Pactual che, dopo lo scandalo che ha portato all’arresto di André Esteves, sta cercando di dismettere molte partecipazioni (comprese quelle in Mps e Carige) per recuperare liquidità.