Notizie Indici e quotazioni La mossa di Pechino scalda i listini europei, a Milano lo stacco cedole incide per -0,5%

La mossa di Pechino scalda i listini europei, a Milano lo stacco cedole incide per -0,5%

21 Giugno 2010 08:53

Inizio di settimana positivo per le Borse europee sulla scia delle convincenti chiusure di Tokyo, con il Nikkei balzato di quasi 2,5 punti percentuali, e Shanghai (+2,9%). Durante il fine settimana, la Banca centrale di Pechino ha annunciato l’intenzione di aumentare la flessibilità dello yuan, anche se “non c’è necessità di un aggiustamento ampio”. Una mossa possibile grazie “alle basi più solide della ripresa economica”.


“Chiaramente la mossa serve a prevenire le critiche da parte dell’imminente G20”, sottolinea una nota di Equita sim, “ma forse l’elemento più importante è che la Cina non avrebbe preso questa decisione se non fosse confidente sulle prospettive dell’economia domestica”. Come prevedibile, spiegano gli analisti di Equita, “il messaggio positivo sulla crescita cinese sta spingendo al rialzo i mercati azionari, le materie prime e i titoli ciclici”.


A Piazza Affari il Ftse Mib, che la scorsa settimana aveva registrato un rialzo di circa il 6%, guadagna lo 0,71% a 20.900 punti, mentre il Ftse All Share avanza dello 0,65% a quota 21.438. Una performance leggermente più contenuta rispetto alle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente, dovuta allo stacco dividendi da parte di Tenaris, Enel, A2A, Terna, Iride e Diasorin. Lo stacco cedole, secondo le stime degli analisti, incide negativamente sull’andamento del paniere principale per 0,5-0,6%.


Sul listino di riferimento della Borsa di Milano sono in luce i titoli del comparto oil grazie al forte rialzo del petrolio sui mercati asiatici (+2% a 78,66 dollari al barile). Saipem guadagna il 2,56% a 27,61 euro, Tenaris il 2,43% a 15,60 euro, Eni l’1,62% a 16,28 euro. Bene anche Intesa SanPaolo (+1,88% a 2,44 euro) e Unicredit (+1,75% a 1,975 euro). Dopo la decisione di Pechino, tra i titoli italiani da seguire gli esperti di Equita segnalano “Bulgari, Eni, Fiat, Pirelli, Prysmian e le banche (cicliche per definizione). Mentre chi produce in Cina, come Luxottica e Piaggio, potrebbe avere una leggera penalizzazione”.


Guadagni diffusi sui principali listini europei. A Parigi il Cac40 guadagna l’1,62% a 3.746,97 punti, a Francoforte il Dax sale dell’1,40% a quota 6.303,88. Bene anche Madrid, dove l’indice Ibex 35 avanza dell’1,41% a 10.112 punti, e Londra, con il Ftse 100 in crescita dello 0,96% a quota 5.301,30.