Moscovici apre a sconti su manovra. Abi: luoghi comuni su NPL, la verità sui numeri
Pier Carlo Padoan chiede all’Ue uno sconto da 9 miliardi di euro e dopo qualche ora arriva la mano tesa di Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari economici e monetari. Moscovici ha dato speranza all’Italia, e soprattutto agli italiani, in un’intervista rilasciata a La Stampa: “Manovra, l’Ue è pronta allo sconto. Moscovici: “L’Italia si fidi, non la deluderemo”. Questo, mentre, dalle pagine de Il Sole 24 Ore arriva la verità sugli npl (crediti deteriorati) delle banche italiane, firmata Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, Associazione Bancaria Italiana.
Patuelli riprende il discorso di Ignazio Visco, numero uno di Bankitalia, affermando che la sua relazione ha corretto ‘luoghi comuni innanzitutto sui crediti deteriorati delle banche operanti in Italia”. Precisa che “il governatore ha rilevato che l’ammontare di circa 350 miliardi di crediti deteriorati si riferisce al valore nominale delle esposizioni, ma non tiene conto delle perdite già contabilizzate nei bilanci delle banche”. Di conseguenza, aggiunge, “il dato dei deteriorati ‘lordi’ non è indicativo degli effettivi rischi che gravano attualmente sulle banche”.
Qual è dunque il vero ammontare dei crediti deteriorati? Il numero uno dell’Abi afferma:
“Il numero vero totale dei crediti deteriorati ‘netti’ che gravavano, a fine 2016, sulle banche italiane è di 173 miliardi, di cui 81 miliardi sono crediti in sofferenza, a fronte dei quali, rileva il Governatore, le banche operanti in Italia detengono garanzie reali per oltre 90 miliardi e personali per quasi 40. I 92 miliardi di altre esposizioni deteriorate sono stati già svalutati ampiamente dagli istituti di credito, mentre è atteso un parziale ritorno alla puntualità dei pagamenti”.
Tornando a Moscovici, nell’intervista a La Stampa, il commissario consiglia all’Italia di mantenere la calma:
“Calma e sangue freddo. Siate fiduciosi. Il più importante ingrediente nella relazione Italia-Commissione è la fiducia. Noi abbiamo fiducia in Padoan e lui deve fidarsi di noi. Non lo abbiamo mai deluso”. Prima ancora aveva precisato che “nelle nostre Raccomandazioni abbiamo detto che prenderemo in considerazione circostanze particolari. Nel chiedere gli sforzi di bilancio per il consolidamento useremo un margine di discrezionalità – non solo per l’Italia – perché non vogliamo rischiare di ostacolare la crescita”.
La scorsa settimana il ministro dell’economia Padoan ha chiesto all’Ue uno sconto da 9 miliardi: se la richiesta venisse davvero accolta, il conto della manovra sarebbe decisamente meno salato.