Fiat inizia a scartare i doni di Natale in netto anticipo. Nell’ultima vera settimana di contrattazioni in Borsa, prima della pausa per le festività di fine anno, gli analisti regalano al Lingotto valutazioni caramellose. E’ Morgan Stanley stamattina a rilanciare gli ordini di acquisto sul titolo della casa automobilistica di Torino, che in questo momento guadagna a Piazza Affari oltre un punto percentuale (+1,04%) scambiando a 14,63 euro.
Ieri sera dopo la chiusura dei mercati gli esperti della banca americana hanno infioccato un report dedicato a Fiat, in cui hanno messo a fuoco le valutazioni della doppia anima del gruppo: Fiat Auto e Fiat Industrial. “Il 3 gennaio diremo arrivederci a Fiat e il benvenuto a Fiat Auto e Fiat Industrial”, segnala il broker nella nota, in cui ha alzato il target di prezzo a 19,5 euro da 17 euro. Anche se il saliscendi dei mercati continuerà a dominare le Borse e anche quindi a impattare sui titoli Fiat, oggetto della loro analisti, gli esperti vedono valore all’ombra della Mole: il maggior rischio/ rendimento a loro avviso è da ricercare nell’Auto, non nell’Industrial.
A Fiat Auto viene, infatti, assegnato un valore di 10,5 euro per azione, mentre Fiat Industrial si deve accontentare di 9 euro. Sarà proprio il fattore volatilità secondo Morgan Stanley a offrire interessanti opportunità di investimento su entrambe le azioni a inizio gennaio. Il rilancio di Chrysler, il cambiamento strutturale e la valutazione interessante sono i fattori che giocheranno a favore di Fiat Auto. Mentre il miglioramento dell’outlook favorirà Fiat Industrial.
Anche gli analisti di Intermonte hanno assegnato un nuovo target di prezzo a Fiat a 16,5 euro dal precedente di 15 euro, confermando il giudizio outperform. A Fiat Auto il broker riconosce un valore di 8,5 euro per azione, mentre a Fiat Industrial di 8 euro. “Siamo dell’idea che il 2011 rappresenterà un anno di transizione per l’Auto, anche alla luce delle sfide significative che dovranno affrontare i mercati europei. La casa bruciata rimarrà sostanzialmente intorno a 2 miliardi di euro nei prossimi due anni dal momento che le attività auto di Fiat avranno bisogno di nuovi investimenti”, sostengono gli esperti. “Fiat è a sconto rispetto ai concorrenti: il potenziale rialzista che emerge dal nostro prezzo obiettivo è principalmente da collegare alle valutazioni di Ferrari e Chrysler”.
“Pensiamo che Fiat dovrà essere associata al rilancio di Chrysler e alla speculazione relativa a possibili operazioni di M&A. Tutto questo potrebbe portare a un’accelerazione dell’aumento della quota in Chrsyler, alla vendita di Alfa Romeo e di Magneti Marelli e infine anche alla potenziale quotazione di Ferrari. Tuttavia – concludono – il potenziale rialzista derivante dall’M&A non è riflesso nelle nostre valutazioni”.
Secondo Gabriele Gambarova di Banca Akros, sulla base del bouquet di valutazioni offerta dai broker che seguono Fiat c’è maggiore incertezza nella valutazione su Fiat Spa piuttosto che su Fiat Industrial. “Questa incertezza deriva dalla valutazione di Chrysler e dalla lacunosa generazione di cassa di Fiat Auto – segnala l’esperto – questo suggerisce che Fiat Spa dovrebbe avere offrire un maggiore appeal e rischi rispetto alla nascente Fiat Industrial”.