Notizie Indici e quotazioni Morgan Stanley: ecco su cosa essere long. “Mercati stanno sottovalutando potenziale ripresa post Covid’

Morgan Stanley: ecco su cosa essere long. “Mercati stanno sottovalutando potenziale ripresa post Covid’

15 Giugno 2020 11:48

Assumere posizioni long sui finanziari e sulle small cap degli Stati Uniti, ma anche sull’euro e sulle valute dei mercati emergenti, come la rupia indonesiana e la rupia indiana. Inoltre, in generale, “riguardo all’azionario globale, raccomandiamo un’ampia rotazione nei ciclici e nei titoli Value”. E’ quanto emerge dall’outlook sui mercati diramato dalla banca di investimenti Morgan Stanley.

Di base, gli analisti sottolineano che gli investitori stanno ancora sottovalutando la ripresa economica post coronavirus e che i mercati azionari, dunque, dispongono ancora di margini di rialzo. A dispetto del pessimismo che da qualche giorno ha colpito Wall Street e l’azionario globale – pessimismo che continua anche oggi, sulla scia dei timori di una seconda ondata di COVID-19 nel mondo – Morgan Stanley è rialzista sull’indice S&P 500, per cui ha fissato un target a 3.350 punti entro la metà dell’anno prossimo.

A fronte del rialzo dell’azionario, i mercati del credito faranno dietrofront, motivo per cui le previsioni sui tassi decennali dei Treasuries Usa, sempre entro la metà del 2021, sono di un recupero fino all’1,3% (valore doppio, praticamente, rispetto all’attuale 0,6609%).

Azionario su, bond giù: è questo insomna l’outlook di Morgan Stanley, che ritiene che l’economia globale si stia apprestando a vivere un nuovo ciclo di espansione e che la produzione tornerà ai livelli precedenti l’esplosione della pandemia da coronavirus entro il quarto trimestre.

“Abbiamo maggiore fiducia nel nostro outlook di una ripresa a V, viste le recenti sorprese arrivate dai dati macro sulla crescita e dagli interventi delle autorità”, si legge nella nota degli economisti del colosso bancario Usa, che fanno parte del team guidato da Chetan Ahy.

Lo scenario di base è, dunque, quello di una “recessione forte, ma breve” e dunque di un crollo del Pil globale fino a -8,6% su base annua e nel secondo trimestre, e una ripresa del 3% entro il primo trimestre del 2021.

Tre sono i motivi per cui la recessione sarà breve:

  1. Non si tratta di uno shock endogeno scatenato da forti squilibri.
  2. Le pressioni sul deleveraging saranno più moderate.
  3. Il sostegno delle autorità è stato decisivo, importante e si dimostrerà efficace nel sostenere l’economia. Le misure di sostegno non saranno allentate presto, visto che sia le banche centrali che i ministri delle finanze continueranno a iniettare liquidità nelle loro economie rispettive.

I rischi al loro outlook, ammettono gli esperti, sono rappresentati dall’evoluzione del coronavirus e dalla possibilità che venga trovato un vaccino:

“Nel nostro scenario di base, partiamo dall’assunto secondo cui una seconda ondata di infezioni si verificherà entro l’autunno, ma si confermerà gestibile, fattore che provocherà lockdown selettivi”, hanno scritto gli economisti, citando uno scenario in cui un vaccino potrebbe essere disponibile in modo diffuso entro l’estate del 2021.

“Nel nostro scenario ribassista, invece – precisano gli esperti – torneremmo alle misure di contenimento lanciate all’inizio di quest’anno, fattore che provocherebbe un double-dip“.

L’outlook di Morgan Stanley contrasta con quello di altri economisti e banche d’affari. Contrastainoltre, con le stime diramate dal Fondo Monetario Internazionale che, proprio la scorsa settimana, ha avvertito che l’economia globale si sta riprendendo a un ritmo più lento delle attese, e che rimane “una profonda incertezza” sull’outlook.

Gli economisti di JP Morgan che fanno capo a Bruce Kasman hanno avvertito inoltre che il balzo dei debiti e dei deficit, conseguenza naturale di tutte le misure di stimoli adottate, potrebbe costringere i vari governi a ritirare i piani varati a sostegno dell’economia.