Monti annuncia le dimissioni: al voto forse già a febbraio
Le dimissioni sono emerse dopo due ore di colloquio nelle quali Monti ha fatto capire di non essere pronto a rimanere ostaggio della politica e di quella che il premier giudica una sfiducia.
Nel comunicato del Quirinale si legge che “il Presidente del Consiglio accerterà quanto prima se le forze politiche che non intendono assumersi la responsabilità di provocare l’esercizio provvisorio – rendendo ancora più gravi le conseguenze di una crisi di governo, anche a livello europeo – siano pronte a concorrere all’approvazione in tempi brevi delle leggi di stabilità e di bilancio. Subito dopo il Presidente del Consiglio provvederà, sentito il Consiglio dei Ministri, a formalizzare le sue irrevocabili dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica”.
Il Capo dello Stato potrebbe sciogliere le Camere tra il 10 e il 20 gennaio, mentre la data più probabile per il voto dovrebbe essere il 10 marzo, ma alcune agenzie ipotizzano anche un’accelerazione che porterebbe gli italiani alle urne già a febbraio. Parte quindi la campagna elettorale. In un’intervista rilasciata dai campi di allenamento del Milan a Milanello, questa mattina Silvio Berlusconi ha detto di essere “tornato per vincere”, aggiungendo che il “governo Monti ha fatto danni”.