Monti all’Onu: Europa importante per la ripresa globale. Dimissioni governo tecnico ad aprile
“L’Italia non è più un Paese a rischio“. Con queste parole, in un’intervista a margine della 67° Assemblea generale dell’Onu in corso in questi giorni a Washington, il premier Mario Monti ha voluto rassicurare le Nazioni Unite. Ponendosi davanti alle potenze del globo non come rappresentante di una singola nazione, ma come portabandiera di un continente intero, l’Europa, consapevole che sulla stabilità dell’Italia poggia la fiducia che il mondo può riporre nell’Unione Europea.
“Ritengo sia importante per l’Italia, ma anche per l’Europa e per l’economia globale sapere che la terza economia europea non sta aggiungendo peso ai focolai locali”, ha affermato il premier italiano, pur mettendo le mani avanti e notando che nulla si può sapere delle future condizioni del mercato che influiranno sugli sviluppi della situazione. Tuttavia, si è detto “abbastanza sicuro” che l’Italia non contagerà l’Europa, e che anche la Spagna si trovi “sulla strada giusta” in termini di controllo di bilancio e riforme strutturali, e che uscirà dalla zona di rischio. Mentre per quanto riguarda la Grecia, Monti è certo che “resterà nell’Euro”.
Parole rassicuranti, quelle del premier italiano, che davanti alle grandi nazioni del mondo riunite in convegno ha voluto ribadire come l’unità e la stabilità del Vecchio continente non siano in dubbio nonostante la crisi. Anzi, si è rifatto ad uno dei fondatori del concetto di Ue, Jean Monnet, affermando che “stiamo vivendo la peggiore e più grave crisi dell’Unione Europea”, ma che “l’Europa sarà costruita” proprio “attraverso delle crisi“, che aumentano la consapevolezza di quanto siano integrati gli interessi dei Paesi dell’Unione, ma anche quelli dell’Europa con gli interessi globali. “L’Eurozona è importante per la ripresa globale”, ha detto Monti. “Più Europa è nell’interesse generale“.
Quanto alle questioni puramente italiane, nelle interviste a margine del discorso all’Onu Monti ha ribadito che non si ricandiderà alla guida dell’Italia, giustificando la risposta con un “Sono un senatore a vita”. La situazione italiana, ha dichiarato il premier, lo scorso novembre era molto diversa da quella di oggi. Nel raggiungere gli obbiettivi prefissati il governo attuale è stato aiutato dal fatto di essere tecnico, quindi non alla ricerca di sostegno politico. Tuttavia, allo scadere del mandato, “probabilmente in aprile“, il governo attuale si dimetterà, lasciando ai partiti politici il compito di ricostituire la guida del Paese. Quanto alla possibile candidatura di Silvio Berlusconi, “ne avrebbe, chiaramente, tutto il diritto”, ha detto il premier. “Non ha mai lasciato la politica, solo la premiership”.
Altre dichiarazioni sono attese in giornata: Monti infatti incontrerà la stampa presso la rappresentanza italiana alle Nazioni Unite, dopodiché ripartirà per Roma.