Monte dei Paschi: Viola e Profumo, la tragedia di Rossi impone di andare avanti. Coinvolti i pm di Antonveneta

Attonita Monte dei Paschi di Siena all’indomani del suicidio di David Rossi, responsabile della comunicazione della banca senese, che si è gettato fuori dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni. In una email inviata ai dipendenti, Fabrizio Viola e Alessandro Profumo, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Monte dei Paschi, hanno affermato che “questo tragico evento richiede la forza e il coraggio di andare avanti“. “Ci ha colpito una terribile tragedia. Siamo convinti di parlare a nome di tutti nel dire che, attoniti nel dolore, ci stringiamo in un fortissimo abbraccio ad Antonella, Carolina e a tutti i famigliari di David in questo difficilissimo momento”. Un messaggio analogo è presente anche sul profilo Facebook di Mps listato a lutto: “La morte di David Rossi è una terribile tragedia”, si legge in home page. “Questo tragico evento impone prima di tutto il rispetto per la persona, per il lutto della sua famiglia e di tutti noi e richiede di trovare la forza e il coraggio di andare avanti e continuare nel nostro impegno”.
Nel frattempo questa mattina i pm senesi Aldo Natalini, Antonio Nastasi e Giuseppe Grosso (titolari dell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta da parte di Mps) sono giunti nella sede di Monte dei Paschi per un sopralluogo. In nottata l’ufficio del capo della comunicazione della banca era stato già perquisito dal pm di turno Nicola Marini, titolare dei rilievi e degli accertamenti sulla morte di Rossi, che però avrebbe coinvolto anche gli altri tre colleghi per “evidenti connessioni” tra il suicidio e le inchieste che coinvolgono l’istituto di credito. Marini che sempre ieri aveva escluso l’ipotesi dell’autopsia sul corpo di Rossi per “rispetto della persona”.
Nel cestino dell’ufficio del manager 52 enne sarebbe stato trovato un biglietto nel quale Rossi avrebbe lasciato il suo ultimo messaggio: “ho fatto una cavolata“. Una decina di giorni fa, l’abitazione del responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi era stata perquisita dalle autorità giudiziarie che stanno indagando sulla passata gestione della banca. Rossi, che ricopriva da anni l’incarico, era in strettissimi rapporti con l’ex presidente Giuseppe Mussari. Seppur al momento non ufficialmente indagato, la perquisizione era avvenuta in contemporanea a quella che le forze dell’ordine stavano facendo nelle case e negli uffici dell’ex direttore generale Antonio Vigni e di Mussari. Era stato lo stesso manager di origine calabrese a nominare Rossi a capo della comunicazione di Mps.