Milano cede il 3,5%, pesante il comparto finanziario e delle costruzioni
La Borsa di Milano, dopo la seduta convincente di ieri, ha chiuso oggi in netto ribasso. Ad alimentare le preoccupazioni degli investitori ci ha pensato ancora una volta la Germania. La Consob tedesca, infatti, ha vietato la vendita allo scoperto dei titoli di Stato emessi in euro dai Governi dell'Eurozona e dei corrispettivi Cds senza sottostante. Inoltre il divieto è stato esteso sui dieci principali titoli finanziari quotati sul Dax. Una decisione che non è stata apprezzata dai mercati fin dalle prime contrattazioni. E così a Piazza Affari il Ftse Mib ha ceduto il 3,45% a 19.612 punti, mentre il Ftse All Share è arretrato del 3,30% a quota 20.200.
A soffrire maggiormente il settore finanziario, appesantito soprattutto dai cali marcati di Unicredit (-5,98% a 1,76 euro) e Intesa SanPaolo (-4,77% a 2,14 euro). Male anche Mediobanca (-3,24% a 5,97 euro), Popolare di Milano (-1,62% a 3,50 euro), Banco Popolare (-2,79% a 4,35 euro) e Ubi Banca (-2,75% a 7,61 euro). A ruota gli assicurativi: Generali ha perso il 3,61% a 14,67 euro, Azimut il 5,28% a 7,17 euro, FonSai il 3,63% a 8,36 euro.
A soffrire maggiormente il settore finanziario, appesantito soprattutto dai cali marcati di Unicredit (-5,98% a 1,76 euro) e Intesa SanPaolo (-4,77% a 2,14 euro). Male anche Mediobanca (-3,24% a 5,97 euro), Popolare di Milano (-1,62% a 3,50 euro), Banco Popolare (-2,79% a 4,35 euro) e Ubi Banca (-2,75% a 7,61 euro). A ruota gli assicurativi: Generali ha perso il 3,61% a 14,67 euro, Azimut il 5,28% a 7,17 euro, FonSai il 3,63% a 8,36 euro.