Migranti: vince linea Conte-Salvini, governo Merkel moribondo. Der Spiegel: Spd si prepara a nuove elezioni
La crisi dei migranti darà il colpo di grazia al governo Merkel, con i tedeschi che torneranno alle urne già a settembre, dopo l’incapacità della cancelliera tedesca di trovare una soluzione europea? Lo scenario si fa più probabile dopo le indiscrezioni riportate da Der Spiegel, secondo cui Lars Klingbeil, segretario generale del partito dei socialdemocratici in Germania, SPD, ha indetto ben tre riunioni per tenersi pronto all’eventualità di nuove elezioni nel paese.
Le riunioni si sono tenute alla fine della scorsa settimana e all’inizio di questa e gli esperti del partito vedrebbero come settembre il mese per tornare alle urne. La notizia ha dato una scossa temporanea all’euro, che è scivolato, per poi riprendere quota.
Stando ai rumor, Klingbeil avrebbe anche ordinato ai suoi di cercare un sito per dare il via a un summit speciale per il partito, e lanciare una campagna elettorale con una nuova agenzia PR.
I sondaggi confermano il crollo dei consensi per i socialdemocratici che, per la seconda volta, hanno optato dopo le elezioni federali dello scorso anno per una Grosse Koalition.
Stavolta l’SPD è rimasto tuttavia all’angolo, e soprattutto la sua presenza è stata oscurata dal partito CSU, il partito bavarese gemello del CDU di Angela Merkel, guidato dall’attuale ministro dell’Interno Horst Seehofer.
Seehofer, alle prese con l’appuntamento elettorale di ottobre in Baveria, ansioso di dare un calcio definitivo all’estrema destra di Alternative for Deutscheland, ha fatto la voce grossa in tema di immigrazione, proponendo prima a Merkel di rimandare indietro i migranti alle frontiere, e poi lanciando un ultimatum alla cancelliera: venga trovata una soluzione europea, altrimenti sarà lui stesso a ordinare a chi pattuglia le frontiere di rimandare indietro i migranti.
Dal canto suo Merkel si è mossa lanciando un appello a una soluzione europea, che però è stato rigettato dall’Italia del M5S-Lega.
Nel bilaterale di due giorni fa, l’asse franco-tedesco si è detto sì d’accordo ad aiutare l’Italia: ma per il leader della Lega Matteo Salvini la promessa è solo di facciata, visto che comunque Merkel e Macron si sono mostrati aperti alla proposta-ricatto di Seehofer, da cui dipende praticamente la sopravvivenza del governo Merkel. Dire di sì a Seehofer significa che la Germania rimanderebbe indietro i migranti, che tornerebbero anche in Italia.
Ed è così che ieri La Repubblica ha riportato la minaccia di Salvini di chiudere le frontiere e di far saltare anche Schengen.
Ha vinto alla fine la linea Conte-Salvini, come ha annunciato il premier su Facebook:
“Ho appena ricevuto una telefonata dalla Cancelliera Angela Merkel, preoccupata della possibilità che io potessi non partecipare al pre vertice di domenica a Bruxelles sul tema immigrazione. Le ho confermato che per me sarebbe stato inaccettabile partecipare a questo vertice con un testo già preconfezionato. La Cancelliera ha chiarito che c’è stato un ‘misunderstanding’: la bozza di testo diffusa verrà accantonata“.
“Domenica – si legge ancora nel post del premier Giuseppe Conte – al centro della discussione sull’immigrazione ci sarà la proposta italiana e se ne discuterà insieme alle proposte degli altri Paesi. L’incontro non si concluderà con un testo scritto, ma solo con un summary delle questioni affrontate e sulle quali continueremo a discutere al consiglio europeo della prossima settimana. Nessuno può pensare di prescindere dalle nostre posizioni. Ci vediamo domenica a Bruxelles!”.
La vittoria italiana – presto comunque per cantarla – significa in questo caso un governo Merkel sempre più azzoppato. Erano da giorni che circolavano rumor sulla sua fine. E ora le indiscrezioni di Der Spiegel portano a pensare che sarà proprio la linea dura di Conte-Salvini a far cadere l’esecutivo di Angela Merkel.