News Notizie Italia Messina (Intesa SanPaolo): ‘investimenti sono stati vero spread con Germania e Francia, occasione unica con NextGenEU’

Messina (Intesa SanPaolo): ‘investimenti sono stati vero spread con Germania e Francia, occasione unica con NextGenEU’

Pubblicato 11 Novembre 2021 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:30
Per Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa SanPaolo, sono stati gli investimenti il vero spread, il vero differenziale tra l'Italia e altri paesi come la Germania e la Francia, più che lo spread finanziario, ovvero lo spread BTP-Bund. Lo ha detto lui stesso in un'intervista rilasciata a La Stampa.

Nel commentare l'osservazione secondo cui gli investimenti sono in ripresa, Messina ha sottolineato che "occorre fare molto di più". E che, per l'appunto, "più che finanziario, è stato questo il vero 'spread' rispetto a paesi come Germania e Francia".

"Ora la macchina si sta muovendo partendo dalle grandi aziende che stanno cominciando a ridurre i depositi bancari e a usarli per fare i loro investimenti - ha continuato l'AD di Intesa - E alle grandi aziende stanno seguendo in filiera le piccole e medie imprese. Quando si muovono le pmi si genera un ciclo di crescita che ha delle condizioni strutturali. Gioca molto la fiducia: per poter realizzare dei percorsi di investimento le imprese devono vedere delle prospettive di sostenibilità nei loro investimenti. E qui credo che sia fondamentale il collegamento con il Next Generation Eu. Se quel piano non dovesse avere un accelerazione ci troveremmo con un ulteriore freno agli investimenti e ciò, in termini di prospettive del Paese sarebbe drammatico".

Ancora l'AD:

"Abbiamo un'occasione unica per attivare la crescita e lavorare sui punti di debolezza del nostro Paese: da un lato il debito pubblico, dall'altro la povertà. Se questo non accadrà, torneranno in evidenza gli elementi fino ad oggi non più considerati come elemento di attenzione. Ricordiamoci che il nostro Paese ha un debito pubblico di 2.700 miliardi, 750 miliardi dei quali ce li finanzia la Bce. Se non riusciremo a crescere, perché non attiveremo i motori, esso diventerà un fattore di grandissima attenzione internazionale".