Notizie Notizie Italia MES, Gualtieri: ‘strumento molto utile’. Ma il governo prende (perde) tempo. Su Pil atteso forte rimbalzo

MES, Gualtieri: ‘strumento molto utile’. Ma il governo prende (perde) tempo. Su Pil atteso forte rimbalzo

2 Settembre 2020 11:22

Il MES è uno strumento utile, “noi abbiamo sempre detto che valuteremo il ricorso a questo strumento al momento opportuno”.

Roberto Gualtieri: MES strumento molto utile
ROME, ITALY – AUGUST 7: Italian Minister of Economy and Finance Roberto Gualtieri wearing a protective mask holds a press conference after the Cabinet for the decree law August at Palazzo Chigi, on August 7, 2020 in Rome, Italy. (Photo by Antonio Masiello#POOL /Augusto Casasoli/ POOL via Getty Images )

Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intervenuto oggi alla trasmissione Agorà su Rai Tre, sulla grande incognita di questo governo: il ricorso al MES ci sarà oppure no?

Positive le valutazioni del titolare del Tesoro: Il MES “è strumento che non è un fondo perduto” ma disporre di “risorse a tasso zero è molto conveniente” e questo determinerebbe “un risparmio, in termini d’interessi, di diversi miliardi di euro”.

Insomma, ha affermato Gualtieri riferendosi al Fondo salva-stati, il MES “è uno strumento molto utile”.

Peccato che ieri la sua vice, la viceministra dell’economia Laura Castelli (M5S), in un’intervista a Radio Cusano Campus, si fosse così espressa:

Il M5S non ha nessuna intenzione di prendere risorse europee mettendo a repentaglio il futuro delle prossime generazioni, in termini di sicurezza, di sovranità. Ci sono dei meccanismi che non ci sono mai piaciuti in quello strumento pensato per altri momenti storici, che secondo me oggi non ha più senso”.

Sempre ieri, dell’importanza di fare ricorso al Fondo salva-stati, aveva puntato l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che, nel corso di un’audizione sull’utilizzo del Recovery Fund presso le commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato, si era così espresso:

“Il Mes è fondamentale per rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari“. Ricordando che “le condizionalità macroeconomiche che hanno caratterizzato la crisi precedente sono state eliminate per queste linee di credito straordinarie destinate alla sanità”. A rilanciare sul MES anche l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta.

Oggi, un altro appello a questo strumento, la cui decisione l’Italia di Conte continua ostinatamente a rimandare, è arrivato dalla ministra della Famiglia Elena Bonetti, in un’intervista rilasciata a La Stampa in vista della riapertura delle scuole.

“La questione delle infrastrutture è centrale: penso all’arredo scolastico e all’uso di mascherine là dove non è possibile il distanziamento, certo se avessimo avuto un’edilizia scolastica all’altezza oggi saremmo in una condizione migliore. Abbiamo davanti una sfida importante: nei mesi che ci aspettano dobbiamo pensare a una riqualificazione non solo sul fronte della sicurezza, ma all’ideazione di luoghi educanti. Per farlo dovremo utilizzare il Recovery Fund, il Mes, tutti gli strumenti a disposizione“.

A ribadire il suo sostegno al MES è stato anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervistato ieri dal Tg2 Post:

“Si vota per le regionali, c’è il Mes che vuol dire 37 miliardi di euro per la sanità, vuol dire ospedali, infermieri, medicina personalizzata. Lega e grillini dicono di no al Mes, noi diciamo di sì, non vogliamo diventare come i grillini che dicono di no”.

Non solo di MES ha parlato Gualtieri. Sul trend dell’economia italiana, il numero uno del MEF ha ricordato che il governo aveva stimato per il Pil del 2020 una flessione dell’8%, facendo al contempo alcune precisazioni: La stima “è stata fatta quando non si sapeva quanto sarebbe durato il lockdown da crisi coronavirus, durato più del previsto”. Di conseguenza, la nuova stima “sarà peggio del -8% stimato, ma non così tanto”.

Tra l’altro, tutti coloro che avevano previsto tonfi del Pil dell’11/12/13% “dicono che l’Italia sta facendo meglio del previsto”.

In ogni caso, ha continuato il titolare del Tesoro, nel terzo trimestre da “tutti gli indicatori, occupazione, sentimento delle imprese, ordinativi” emerge che “ci sarà un forte rimbalzo del Pil, che è una cosa importante”.

Ottimismo anche sui dati relativi all‘ occupazione.

Ieri l’Istat ha reso noto che a luglio, dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l’occupazione è tornata a crescere a fronte del calo dell’inattività.

Nel complesso, il tasso di occupazione è salito al 57,8% (+0,2 punti percentuali). L’aumento consistente delle persone in cerca di lavoro (+5,8% pari a +134mila unità) è diffuso per genere ed età. Il tasso di disoccupazione è salito al 9,7% (+0,5 punti) e, tra i giovani, ha raggiunto il 31,1% (+1,5 punti). Occhio però al trend dal febbraio del 2020.