Mercato auto UE in panne: peggior giugno dal 1996. Csp: ‘unico dato positivo crescita auto elettriche’
Il comparto auto resta ancora in profondo rosso nell’Europa Occidentale a giugno, tanto da registrare il peggior giugno dal 1996 con un calo delle vendite nell’Unione europea di oltre il 15%. Prosegue la tendenza ribassista a giugno, con i problemi legati alla catena di approvvigionamento che continuano a limitare la produzione di veicoli.
Nel complesso, secondo i dati diffusi stamattina dall’associazione Acea, all’interno dell’Unione europea sono state immatricolate 886.510 vetture (-15,4%) mentre nell’area EU+EFTA+UK sono state immatricolate 1.066.137 autovetture con un calo del 16,8% rispetto a un anno fa quando le immatricolazioni nell’area erano state 1.281.892. Non si allenta la situazione di difficoltà per il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale che nel primo semestre 2022 ha chiuso con 5.597.656 immatricolazioni (-13,7% sullo stesso periodo del 2021).
Le cause (note) del calo
Analizzando i dati, il Centro studi promotor (Csp) avverte che la situazione “è molto seria e ancora più seria appare se si fa il confronto tra il primo semestre di quest’anno e il primo semestre del 2019, cioè dell’anno precedente la pandemia. La contrazione che si registra è infatti del 33,6%“. “Le cause di questa difficilissima situazione sono ben note – sottolinea il Csp – e vanno dall’impatto della pandemia sulla situazione economica delle aziende e delle famiglie al riaffacciarsi dell’inflazione, all’impatto concreto e psicologico della guerra in Ucraina, alla insufficiente produzione di automobili nuove per effetto della difficoltà di approvvigionamento di microchip e di altri componenti che sembra essere al momento l’elemento più penalizzante. In questo quadro desolante emerge un unico dato positivo ed è la crescita in molti paesi della quota di auto elettriche nelle immatricolazioni”.
Tra le singole case automobilistiche fioccano i cali, con Volkswagen e Stellantis, le due regine per quote di mercato, che hanno registrato una performance peggiore del mercato. Il gruppo tedesco ha chiuso il mese di giugno con una flessione di oltre il 24%, mentre Stellantis ha riportato una contrazione del 16,5% (con forti cali per i brand Fiat, Citroën e Jeep). Strappa un modesto segno positivo la francese Renault che segnato un +0,4%.
La situazione Italia
Tra i principali mercati europei, il risultato peggiore lo registra l’Italia, con una contrazione del 22,7% e un incremento molto contenuto della quota di auto elettriche. “E’ evidente – sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – che, anche se il settore dell’auto è in crisi in tutta l’Europa Occidentale, la particolare gravità della situazione italiana richiede da parte di tutti ed anche, naturalmente, da parte delle autorità di Governo, attenzione molto maggiore di quella che finora si è prestata ed interventi decisamente più significativi.