Notizie Notizie Mondo Mercati tonici in avvio di 2013, Piazza Affari primeggia in Europa

Mercati tonici in avvio di 2013, Piazza Affari primeggia in Europa

2 Gennaio 2013 09:37

Primi scampoli della seduta inaugurale del 2013 con una chiara impronta rialzista per i principali listini europei che beneficiano dell’accordo raggiunto in seno al Congresso statunitense per evitare il fiscal cliff. Il voto alla Camera statunitense ha visto 257 sì e 167 no, dando seguito a quello del Senato arrivato il giorno prima. I cittadini statunitensi più abbienti con redditi oltre 400 mila dollari (e le famiglie oltre i 450 mila $) vedranno la loro aliquota fiscale passare dal 35%  al 39,6% e anche la tassa sulle plusvalenze e sui dividendi salirà dal 15 al 20%. I tagli automatici alla spesa pubblica sono stati posticipati di 2 mesi.

Piazza Affari guidata dai bancari, corre anche Fiat in attesa di dati immatricolazioni
Tra le Borse europee il Dax di Francoforte fa segnare un +1,93%, +1,71% per Parigi e +1,86% per Madrid. A primeggiare tra gli indici europei c’è Piazza Affari trainata dai bancari. L’indice Ftse Mib si muove in rialzo del 2,70% a 16.706 punti, +2,53% per il FTSE Italia All Share. In prima fila i titoli bancari con Intesa Sanpaolo che guadagna quasi il 4%, +3,535 per Unicredit e oltre +4% per Bpm e Bper.
In buona evidenza anche Fiat (+2,16% a 3,87 euro) in attesa dei dati di dicembre sulle immatricolazioni auto in Italia, in arrivo dopo la chiusura dei mercati alle ore 18.00.

Spread di slancio sotto la soglia dei 300 punti base
Torna sotto la soglia dei 300 punti il differenziale di rendimento tra Btp decennale e Bund tedesco di analoga durata, sceso fino a 296 punti base. Il rendimento del Btp decennale risulta del 4,4%, in calo di 12 punti base. Stamattina è intervenuto a “Radio Anch’io” su Radio Uno il premier uscente, Mario Monti, sottolineando come “l’aumento folle dello spread nel 2011 era sentore dei molti problemi italiani, c’era sfiducia nell’Italia”. “Da allora la sfiducia si è ridotta – ha aggiunto Monti – grazie al contributo dell’azione di risanamento e della politica della Bce. Ora l’Italia ha uno spread molto più basso della Spagna”.