Mercati: stress da spread, al capolinea del ciclo positivo iniziato nel 2009 (analisti)
Stress da spread. E’ il titolo scelto dagli analisti di Equita per il loro “Monthly report” in cui ribadiscono la loro opinione che i mercati azionari siano nella fase finale del ciclo positivo iniziato nel 2009 e che essere sovrappesati sia un errore. “Da novembre l’indice Ftse Mib ha messo a segno un rialzo del 10,9% e quindi la nostra view che il mercato non presentasse delle opportunità interessanti si è rivelata sbagliata”, spiegano gli esperti.
Ma la view di fondo resta identica. Secondo Equita lo spread Btp-Bund non potrà che peggiorare nel prossimo futuro visti i rischi politici e l’inevitabile avvicinarsi del tapering da parte della Bce, senza dimenticare che ormai pochi titoli offrono un profilo rischio/rendimento interessante a meno di ipotizzare ottimistiche crescite dei ricavi e dei margini.
Spostando lo sguardo sugli Stati Uniti, per gli esperti della sim milanese “l’aumento dell’incertezza causato dalla nuova amministrazione Trump è secondo noi incompatibile con una volatilità sui minimi storici. Il rialzo dei tassi e le politiche protezionistiche rendono molto improbabile l’accelerazione della crescita e dei profitti attualmente scontata dai mercati”.
Infine uno sguardo alle valutazioni. “Negli Stati Uniti il rapporto tra capitalizzazione del mercato azionario e Pil è sui massimi toccati nel 2000 e nel 2007, mentre i margini di profitti delle aziende, anch’essi sui massimi storici, stanno iniziando a calare“. Per questi motivi, Equita prevede che i mercati azionari siano nella fase finale del ciclo positivo iniziato nel 2009.