Notizie Certificates Mercati preoccupati dalla diffusione del virus in Cina, occhi di riguardo anche a Davos e meeting Bce

Mercati preoccupati dalla diffusione del virus in Cina, occhi di riguardo anche a Davos e meeting Bce

27 Gennaio 2020 09:16

Nella scorsa settimana sui mercati è tornata l’avversione al rischio per i timori legati al coronavirus in Cina.  Nel Paese del Dragon sono iniziati i festeggiamenti per il Capodanno lunare, che potrebbero aumentare le probabilità di contagio. La situazione si fa più critica, se si considera che la Commissione nazionale della Sanità cinese ha reso noto che il bilancio delle vittime è salito a 25. Il numero totale dei casi confermati nel paese è balzato a 830. Tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che non si può parlare ancora di una emergenza sanitaria globale.

Settimana in cui il gotha della finanza e i leader politici mondiali si sono riuniti, come a ogni inizio anno, a Davos, Svizzera, per partecipare al WEF (World Economic Forum). Presidenti, premier vari ed esperti del mondo del risparmio gestito hanno fatto il punto della situazione sull’economia e la finanza, con particolare riguardo a quello che è ormai il tema tra i più discussi: quello dei cambiamenti climatici. L’evento di Davos di quest’anno ha preso il nome, infatti, di “Stakeholders for a Cohesive and Sustainable World”, ovvero “Azionisti di un Mondo connesso e sostenibile”.

Giovedì scorso la prima riunione del 2020 della Banca centrale europea si è conclusa senza nuovi spunti di rilievo. L’istituto ha lasciato fermi i tassi d’interesse: il tasso principale resta a zero, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,50%. I tassi della Bce resteranno “sui livelli attuali, o più bassi, finché le prospettive d’inflazione convergeranno robustamente vicino al 2%” e il QE, ripreso a inizio novembre, “continuerà finché servirà”, ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, in conferenza stampa dopo il Consiglio direttivo. Sul fronte societario, è proseguita a ritmo serrato a Wall Street la stagione delle trimestrali, mentre in Italia è iniziata giovedì scorso con i risultati di STMicroelectronics.

In questo contesto i trader hanno apprezzato le crescenti fluttuazioni delle borse americane. Il più scambiato nella scorsa settimana con 18 contratti e circa 826mila euro di controvalore è risultato il Turbo Long (Isin NL0014086654) legato all’S&P 500 con scadenza prevista per il 17 giugno 2020. Il prodotto presenta una leva importante che è arrivata a circa 17 volte, in virtù di un livello strike a 11,7238 euro e distanza dal Knock Out del 3%. Passando in Europa e sempre in ottica indici, è stato premiato il Turbo Long (Isin NL0014040123) legato al Dax con 17 contratti e circa 730 mila euro di controvalore (scadenza prevista per il 17 giugno 2020). Il prodotto presenta una leva di circa 5 volte, in virtù di un livello strike a 11.000 punti e distanza dal Knock Out del 18%.

Piazza Affari rimane sempre nel mirino degli investitori. Tra i certificati di investimento più apprezzati troviamo l’ESG Memory Cash Collect (Isin NL0014034290) su Intesa Sanpaolo con scadenza il 8 novembre 2021. Il prodotto consente di ottenere un premio ogni tre mesi di 2,343 euro con effetto memoria anche nel caso in cui l’azione Intesa Sanpaolo abbia perso terreno, ma la sua quotazione sia superiore o pari al livello barriera (posta in questo caso al 70% del valore iniziale). Ammonta a circa 568 mila euro il controvalore scambiato su questo prodotto, per un totale di 50 contratti. Infine, è stato molto scambiato, con 100 contratti e 430 mila euro di controvalore, il Turbo Long (Isin NL0014039984) sul Ftse Mib con scadenza prevista per il 20 marzo 2020. Il prodotto presenta una leva importante che è arrivata a circa 18 volte, in virtù di un livello strike a 22.750 euro e distanza dal Knock Out del 4%.