Mercati positivi ma ‘pietrificati più da recessione che da inflazione’: futures Usa e borsa Tokyo in rialzo
Trend positivo per i futures Usa, dopo la chiusura positiva di Wall Street.
Ieri il Dow Jones Industrial Average è salito di 194,23 punti, o dello 0,64%, a 30.677,36 punti; lo S&P 500 è avanzato dello 0,95% a 3.795,73, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato l'1,62% a 11.232,19 punti.
Effetto buy a Wall Street sulle borse asiatiche, che riportando trend positivi.
Ma la paura per l'arrivo di una recessione negli Stati Uniti e globale continua ad assillare gli investitori di tutto il mondo. Viktor Shvets, responsabile della divisione di strategista globale e in Asia di Macquarie Capital ha riferito, in un intervento alla trasmissione della CNBC "Street Signs Asia" che, "al momento, i mercati sono pietrificati molto più dalla recessione che dall'inflazione":
"Credo che nell'arco dei prossimi tre-sei mesi, riusciremo a capire - ha detto Shvets - se riusciremo a schivare la recessione, o se la recessione sarà ancora più profonda di quella temuta".
In Asia, dal fronte macro, pubblicato il dato sull'inflazione del Giappone misurato dall'indice dei prezzi al consumo CPI:
Nel mese di maggio il dato è salito al ritmo annuale del 2,5%, come ad aprile, e a un tasso inferiore rispetto al +2,9% atteso dal consensus degli analisti.
Esclusa la componente dei prezzi dei beni alimentari freschi, il trend è stato pari a +2,1%, come da attese e come nel mese precedente. Escluse le componenti dei prezzi dei beni alimentari freschi e dei prezzi energetici, l'inflazione core del Giappone è salita dello 0,8%, come ad aprile e rispetto al +0,8% precedente.
Quest'ultimo dato è l'equivalente del CPI core degli Stati Uniti e continua a riportare una crescita attorno allo zero, avallando praticamente la politica monetaria della Bank of Japan, che continua a confermarsi straordinaria espansiva.
Come è emerso dalla pubblicazione delle ultime minute della BOJ, il problema del Giappone continua a essere l'inflazione troppo bassa.
A meno di un'ora dalla fine della giornata di contrattazioni della borsa di Tokyo, l'indice Nikkei 225 del Giappone sale di oltre +1%, Hong Kong avanza dell'1,56%, più debole Shanghai con +0,44%. La borsa di Sidney mette a segno un rialzo dello 0,50%, Seoul scatta di oltre il 2%.
I futures sul Dow Jones sono in crescita di quasi 200 punti (+0,62%), quelli sullo S&P 500 salgono dello 0,68%, quelli sul Nasdaq fanno +0,98%.
Wall Street si prepara a chiudere la settimana di contrattazioni in positivo, con lo S&P 500 in crescita del 3,3% su base settimanale, il Nasdaq composite +4% e il Dow Jones +2,6%.
Ieri il Dow Jones Industrial Average è salito di 194,23 punti, o dello 0,64%, a 30.677,36 punti; lo S&P 500 è avanzato dello 0,95% a 3.795,73, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato l'1,62% a 11.232,19 punti.
Effetto buy a Wall Street sulle borse asiatiche, che riportando trend positivi.
Ma la paura per l'arrivo di una recessione negli Stati Uniti e globale continua ad assillare gli investitori di tutto il mondo. Viktor Shvets, responsabile della divisione di strategista globale e in Asia di Macquarie Capital ha riferito, in un intervento alla trasmissione della CNBC "Street Signs Asia" che, "al momento, i mercati sono pietrificati molto più dalla recessione che dall'inflazione":
"Credo che nell'arco dei prossimi tre-sei mesi, riusciremo a capire - ha detto Shvets - se riusciremo a schivare la recessione, o se la recessione sarà ancora più profonda di quella temuta".
In Asia, dal fronte macro, pubblicato il dato sull'inflazione del Giappone misurato dall'indice dei prezzi al consumo CPI:
Nel mese di maggio il dato è salito al ritmo annuale del 2,5%, come ad aprile, e a un tasso inferiore rispetto al +2,9% atteso dal consensus degli analisti.
Esclusa la componente dei prezzi dei beni alimentari freschi, il trend è stato pari a +2,1%, come da attese e come nel mese precedente. Escluse le componenti dei prezzi dei beni alimentari freschi e dei prezzi energetici, l'inflazione core del Giappone è salita dello 0,8%, come ad aprile e rispetto al +0,8% precedente.
Quest'ultimo dato è l'equivalente del CPI core degli Stati Uniti e continua a riportare una crescita attorno allo zero, avallando praticamente la politica monetaria della Bank of Japan, che continua a confermarsi straordinaria espansiva.
Come è emerso dalla pubblicazione delle ultime minute della BOJ, il problema del Giappone continua a essere l'inflazione troppo bassa.
A meno di un'ora dalla fine della giornata di contrattazioni della borsa di Tokyo, l'indice Nikkei 225 del Giappone sale di oltre +1%, Hong Kong avanza dell'1,56%, più debole Shanghai con +0,44%. La borsa di Sidney mette a segno un rialzo dello 0,50%, Seoul scatta di oltre il 2%.
I futures sul Dow Jones sono in crescita di quasi 200 punti (+0,62%), quelli sullo S&P 500 salgono dello 0,68%, quelli sul Nasdaq fanno +0,98%.
Wall Street si prepara a chiudere la settimana di contrattazioni in positivo, con lo S&P 500 in crescita del 3,3% su base settimanale, il Nasdaq composite +4% e il Dow Jones +2,6%.