Mercati: piccolo è bello, le migliori opportunità si nascondo nel segmento mid e small (analisti)
Con mercati finanziari sempre più interconnessi e volatili è difficile trovare combinazioni di titoli che possano generare alpha positivi in maniera stabile e duratura all’interno del proprio portafoglio. Con i bilanci delle grandi major bloccati dalla congiuntura avversa, nei mercati azionari le migliori opportunità di investimento vengono offerte in maniera sempre crescente da società di piccola o media capitalizzazione.
“Le aziende a più piccola capitalizzazione hanno consegnato ritorni interessanti agli investitori in passato. Riteniamo che una serie di caratteristiche tipiche di questo segmento renda tale asset class molto attraente per chi seleziona i titoli in maniera attiva e su base continua”, sostiene Charles Anniss, Small and Mid-Cap Portfolio Manager, European Equities team di Union Bancaire Privée (UBP).
Secondo il gestore, in questo segmento del mercato è possibile rintracciare aziende “ben gestite, con vantaggi competitivi acquisiti, finanze solide ed un’esposizione positiva alle dinamiche di crescita interne ed esterne”.
Con più di 1500 aziende in Europa, questo segmento ha una capitalizzazione di mercato compresa tra gli 0,2 miliardi di euro e i 5 miliardi. Anniss fa notare come una delle caratteristiche più interessanti di questa asset class è il fatto che i livelli di copertura di queste aziende più piccole da parte degli analisti sono più bassi di quelli per quelle più grandi.
“Le società con una capitalizzazione di mercato tra 0,2 e 0,5 miliardi di euro hanno una copertura media di 3 sell side analysts, mentre quelle che hanno tra 0,5 e 1 miliardo sono coperte da una media di 5 analisti. Le aziende con oltre 15 miliardi di euro, invece, sono coperte in media da 24 analisti. – ha spiegato Anniss -Questi livelli bassi in termini di copertura, richiedono un approccio costruttivo allo studio di queste realtà”.
“Riteniamo che il 2017 possa offrire agli investitori che si posizionano in questo segmento opportunità attraenti”, sostiene Anniss. Con una crescita degli utili solida intorno al 15% nel 2016 e buone previsioni per il 2017, i bilanci delle società a capitalizzazione più piccola sono in condizioni molto buone con un rapporto medio netto tra EBITDA e debito inferiore a 1,3x.
Questi elementi, insieme a una sotto-performance marginale nel 2016, si sono tradotti in una “sottovalutazione che ad oggi offre valutazioni attraenti rispetto al mercato e sostanzialmente in linea con la loro storia di lungo periodo”, ha concluso Anniss.