Mercati gelati da rumor Opec+ e rally petrolio. Futures Piazza Affari in forte ribasso, Hong Kong a minimo dal 2011
I futures sui principali indici azionari europei anticipano un avvio in pesante ribasso: stando ai dati di IG, l’indice Ftse Mib di Piazza Affari dovrebbe aprire in calo di 292 punti, a 20.182; il Dax tedesco in flessione di 202 punti a 11.897, il Cac della borsa di Parigi in ribasso di 94 punti a 5.663. Male anche la borsa di Londra, con i futures giù di 73 punti, a quota 6.825.
Il trend dei futures in Europa è parallelo al trend negativo dei mercati dell’Asia-Pacifico, ed è provocato dal forte rialzo dei prezzi del petrolio.
I prezzi volano dopo alcune indiscrezioni, secondo cui l’organizzazione Opec+ starebbe considerando l’opzione di annunciare un taglio superiore a 1 milione di barili al giorno, al fine di sostenere i prezzi del crude.
La prossima riunione dell’Opec + è attesa per dopodomani, 5 ottobre.
Il taglio dell’output sarebbe il più forte dal 2020, quando l’Opec+ ridusse la produzione di un valore record di 10 milioni di barili al giorno, sulla scia del crollo della domanda provocato dalla pandemia del Covid.
I futures WTI scambiati a New York salgono alle 7.16 ora italiana del 2,73% a $81,62 al barile, mentre i contratti sul Brent avanzano del 2,57% a $87,33.
In Asia, l’indice Hang Seng di Hong Hong precipita al minimo dal 2011, in calo di oltre -1%; la borsa di Tokyo è positiva, con l’indice Nikkei 225 in progresso dello 0,60%.
Questa settimana la borsa di Shanghai rimarrà chiusa in occasione della festività del Golden Week; chiuso anche il mercato di Seoul. Piatti i futures sul Dow Jones, mentre i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,25% e quelli sul Nasdaq fanno peggio con un calo dello 0,64%-.