Mercati europei ripartono al rialzo. Enel ed Eni in una fase delicata dal punto di vista grafico

Piazza Affari e le Borse europee scambiano nell’ultima seduta della settimana in territorio positivo, dopo che ieri Wall Street è riuscita a rialzare la testa e scacciare via i ribassi visti nelle ultime sessioni per le preoccupazioni sull’inflazione. Un esponente della Fed ha rimarcato che l’istituto centrale ha bisogno di “molti altri mesi di dati” prima di considerare modifiche alla sua politica monetaria. A livello macro l’ottava si chiude con diverse indicazioni in arrivo dagli Stati Uniti, tra cui le vendite al dettaglio, la produzione industriale e la fiducia dei consumatori calcolata dall’università del Michigan.
Enel alle prese con la trend line rialzista
Enel sta attraversando una fase delicata dal punto di vista grafico. Il rimbalzo avviato dai minimi di inizio marzo si è infranto contro la resistenza a 8,77 euro e da qui il titolo ha intrapreso una fase ribassista tornando in area 8 euro. Questa è una zona di supporto molto importante perché passa la media mobile 200 periodi e la trend line rialzista di lungo periodo costruita sui minimi di maggio e novembre dello scorso anno. Con la candela long day di ieri Enel ha cercato di recuperare la trend citata prima ma bisognerà almeno attendere il superamento della resistenza a 8,24 euro per avere una prima conferma del movimento rialzista con target 8,54 e 8,77 euro. Al contrario, invece, un forte segnale di debolezza arriverebbe al break di 8 euro che potrebbe aprire a una graduale discesa verso 7,54 euro.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Long UniCredit ISIN DE000HV4K9U8 con leva 7 volte e strike a 7,00 euro, oppure ISIN DE000HV4K9V6 con leva 9 volte e strike 7,25 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Short UniCredit ISIN DE000HV4K9Y0 con leva 7 volte e strike a 9,00 euro.
Eni cerca di allontanarsi dai 10 euro
Poderoso il rimbalzo di Eni avviato sostanzialmente dai minimi di ottobre 2020 a 5,72 euro che agli inizi di febbraio ha subito un’accelerazione portando il titolo a toccare un massimo di periodo a 10,66 euro lo scorso 31 marzo. Da qui il titolo ha avviato una fase di congestione dei prezzi complice anche la rottura della trend line rialzista di medio periodo costruita sui minimi di ottobre e febbraio che ha generato debolezza. In tale scenario, una chiusura al di sotto di quota 10 euro potrebbe aprire a ulteriori discese verso 9,6 e 9 euro. Al rialzo, invece, un primo segnale positivo in tale direzione si avrebbe con il superamento dei precedenti massimi a 10,66 euro. In tal caso, i target successivi si collocano a 11 e 11,5 euro, livello che non si vedono da marzo dello scorso anno.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Long UniCredit ISIN DE000HV4L2Z1 con leva 8 volte e strike a 9,00 euro, oppure ISIN DE000HV4L303 con leva 10 volte e strike 9,25 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Short UniCredit ISIN DE000HV4KBA4 con leva 11 volte e strike a 10,75 euro.