Mercati europei rifiatano dopo meeting Bce. Eni e Tenaris alle prese con resistenze importanti
Le Borse europee riprendono fiato dopo i guadagni recenti legati all’adozione di un mega piano di stimolo negli Stati Uniti e agli annunci giudicati rassicuranti della Banca centrale europea. Ieri il presidente americano Joe Biden ha firmato la proposta di legge che prevede ulteriori stimoli fiscali negli Usa per un valore di 1,9 trilioni di dollari. Si tratta del nuovo bazooka fiscale anti-Covid proposto dallo stesso Biden, che ha avuto il via libera negli ultimi giorni dalla Camera e dal Senato. In Europa ieri la Bce ha annunciato che nel prossimo trimestre gli acquisti nell’ambito del PEPP (pandemic emergency purchase programme) saranno condotti a un ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi di quest’anno, pur confermando la dotazione totale di 1.850 miliardi di euro.
Eni alle prese con 10,19 euro
Poderoso il rimbalzo di Eni avviato sostanzialmente dai minimi di ottobre 2020 a 5,72 euro che agli inizi di febbraio ha subito un’accelerazione portando il titolo sopra quota 10 euro. Eni si trova ora alle prese con il livello statico a 10,19 euro che, se venisse confermato il superamento in chiusura di seduta, aprirebbe a ulteriori allunghi verso 10,79 e 11,15 euro. RSI in ipercomprato conferma che la forza dei rialzisti in questa fase di mercato è molto forte. Al contrario, invece, la prima area di supporto importante è formata dalla trend line rialzista di medio periodo costruita sui minimi di ottobre e febbraio e dal livello statico di 9,60 euro. La rottura di tale fascia di prezzo potrebbe aprire a una fase di debolezza con target 9 e 8 euro, dove passa anche la media mobile 200 periodi.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Long UniCredit ISIN DE000HV4KAP4 con leva 4 volte e strike a 8,00 euro, oppure ISIN DE000HV4L2Z1 con leva 7 volte e strike 9,00 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Short UniCredit ISIN DE000HV4L386 con leva 10 volte e strike a 9,25 euro.
Tenaris a un passo dai 10 euro
Tenaris ha esibito una grande prova di forza alla fine di febbraio superando con un ampio gap il livello a 7,7 euro e accelerando ulteriormente al rialzo fin sopra quota 9,3 euro, tornando quindi sui livelli pre-Covid. Il prossimo ostacolo in tale direzione è la resistenza a 10 euro che, se superata, potrebbe spingere il titolo a una risalita verso 10,5 euro. RSI è ancora in forte ipercomprato ma i volumi delle candele long sono in deciso calo. Non si può escludere una breve fase di correzione verso il supporto a 9,3 euro da cui poi ripartire al rialzo. In caso, invece, di rottura di tale livello si avrebbe un primo segnale di debolezza con graduale discesa verso 8,2 euro, area di prezzo dove passa anche la trend line rialzista di medio periodo costruita sui minimi di ottobre e gennaio, confermata poi anche a febbraio.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Long UniCredit ISIN DE000HV4L550 con leva 7 volte e strike a 8,701061 euro, oppure ISIN DE000HV4L568 con leva 9 volte e strike 9,001098 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Short UniCredit ISIN DE000HV4KYF5 con leva 11 volte e strike a 10,487233 euro.