Mercati europei positivi. Euro riprende fiato e si allontana da quota 1,21
Dopo la partenza d’anno fiacca, è iniziata in territorio positivo la seconda seduta dell’anno per i mercati europei, complice il nuovo record di Wall Street registrato ieri. Si è messo in evidenza soprattutto il comparto tecnologico: il Nasdaq ha chiuso in rialzo di circa l’1,5%, superando per la prima volta la soglia dei 7 mila punti. Ad accendere la miccia dei rialzi per l’indice statunitense le indicazioni circolate sui mercati ieri circa possibili e importanti acquisizioni da parte di Apple nel corso del 2018. In particolare, gli operatori si sono soffermati su un report firmato dagli analisti di Citigroup che hanno fatto il nome eccellente di Netflix, ritenendo che tale acquisizione da parte di Apple abbia probabilità pari al 40% (approfondisci la notizia). Che il colosso di Cupertino abbia “voglia di M&A” è confermato dalla notizia che ha rilevato una startup canadese Buddybuild (senza fornire al mercato i dettagli finanziari dell’operazione).
Sui mercati da segnalare questa mattina trend lievemente positivo per i listini asiatici, nonostante la chiusura di Tokyo per festività. In uno scenario che vede l’euro riprendere fiato nei confronti del dollaro, allontanandosi dalla soglia di 1,21. Sul fronte forex, in leggero ribasso il cambio euro/dollaro che tratta in area 1,2039.
Poco prima delle 10.30 l’impostazione positiva in Europa rimane, con il Dax che sale dello 0,55% e l’indice Cac40 che avanza dello 0,38%, mentre il Ftse 100 si muove sulla parità. Mantiene il segno positivo Piazza Affari, con il Ftse Mib che guadagna lo 0,04% a 21.853,30 punti con Stm tra i migliori del listino milanese grazie ai massimi messi a segno dal Nasdaq. Bene anche Ferragamo e Buzzi Unicem. Sul fondo del Ftse Mib Bpm, Unipol e Bper.
Dal fronte macro oltre all’aggiornamento sulla disoccupazione in Germania (il tasso di disoccupazione si è attestato al 5,5% a dicembre, in linea con le attese), mentre nel pomeriggio dagli Stati Uniti verranno diffusi l’indice Ism manifatturiero e la spesa edilizia. Oggi il mercato guarda anche alla diffusione dei verbali dell’ultima riunione di dicembre della Federal Reserve (Fed) attesi alle 20 ora italiana.