Mercati europei alla finestra prima della Fed: attesa fine QE3. Indicazioni su timing primo rialzo tassi?
Il gran giorno della Federal Reserve (Fed) è arrivato. Stasera la banca centrale statunitense potrebbe decretare ufficialmente la fine del quantitative easing atto terzo (QE3). Il mercato non sembra avere nessun dubbio in merito: 62 economisti sui 64 interpellati da Bloomberg News indicano la fine del programma di acquisti di bond che progressivamente è sceso negli ultimi mesi, attestandosi a 15 miliardi di dollari mensili. L’appuntamento è quindi fissato alle 19 ora italiana per vedere se la Fed guidata da Janet Yellen (nella foto ) riserberà sorprese dell’ultima ora.
Su questo fronte continuano intanto a risuonare le parole di James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis. A metà ottobre, cogliendo i mercati in contropiede, Bullard ha aperto alla possibilità di un prolungamento del QE. Secondo Bullard, la banca centrale statunitense potrebbe, infatti, considerare di ritardare la fine del suo programma di acquisto di obbligazioni per arrestare il calo delle aspettative di inflazione.
Fed: verso annuncio fine QE3, ma i mercati si concentreranno su futuro tassi
“La fine del quantitative easing a ottobre è stato un segno premonitore per mesi – afferma Didier Saint-Georges, membro del comitato investimenti di Carmignac Gestion – Sarebbe una sorpresa se i mercati reagissero eccessivamente a un annuncio così ben annunciato. I mercati non si concentreranno su questo, ma piuttosto sul fatto che Janet Yellen manterrà o meno inalterata la sua parola sul futuro della politica a tasso zero della Fed”. Nel contesto di un’inflazione molto contenuta, secondo Saint-Georges, “il presidente della Fed ha spazio per rimanere vago e rassicurante sui tempi di normalizzazione della politica monetaria. Il suo linguaggio ci darà in primo luogo un’idea sul suo giudizio sulla tenuta dell’economia statunitense. A nostro parere, il momentum delle aziende americane sta perdendo forza, e dobbiamo capire se i commenti della Fed confermano questa analisi.”
Toni rimarranno ancora cauti
Secondo l’ufficio studi di Intesa Sanpaolo “probabilmente i toni della Fed resteranno ancora improntati alla cautela in tale occasione (Fomc di stasera, n.d.r.). Dovrebbe essere annunciata la fine del programma di acquisti e la valutazione complessiva dello scenario rimarrà favorevole, ma è possibile che la formulazione della guidance venga mantenuta invariata per quanto riguarda il “tempo considerevole” tra la fine di QE3 e il primo rialzo dei tassi”. Inoltre, si ribadirà chiaramente la dipendenza della decisione di policy dall’evoluzione dei dati.
Mercati europei poco mossi prima della Fed
Nel frattempo i mercati europei si muovono con cautela prima della Fed. quando mancano circa due ore all’avvio delle contrattazioni a Wall Street, il Cac40 di Parigi riduce i guadagni visti in apertura (+0,07% a 4.115,7 punti), mentre l’indice tedesco Dax mostra un +0,6% a 9.122,9 punti. A Londra il Ftse 100 sale dello 0,61% a 6.441,3 punti. In controtendenza Piazza Affari, con il Ftse Mib che cede lo 0,64% a 19.352,71 punti.