Mercati col fiato sospeso in attesa dei dati sul lavoro Usa
Pubblicato 5 Marzo 2004 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:17
Mercati finanziari ancora di fronte ai dati sul mercato del lavoro
americano, che verranno presentati oggi alle 14:30 ora italiana. "Sono sei
mesi che la comunità finanziaria è attenta esclusivamente ai dati sull'
occupazione negli Usa, che rappresentano lo snodo cruciale della attuale
congiuntura macroeconomica" hanno commentato gli economisti
dell'Area Studi di Capitalia. "Non ci saranno grandi sorprese,
perché gli Stati Uniti si trovano ancora nel mezzo di una ripresa che non riesce a creare un numero sostenuto di posti di lavoro. Gli eccezionali guadagni di produttività hanno infatti reso meno impellente la necessità di procedere a nuove assunzioni. Inoltre, soprattutto nel settore manifatturiero, la delocalizzazione nei paesi a minor costo del lavoro impedisce che si crei forte manodopera interna. I mercati obbligazionari,in questo contesto, restano nervosi: ieri sono riniziate le scommesse su un dato negativo dopo le statistiche relative ai sussidi di disoccupazione, mentre la settimana era iniziata all'insegna dell'ottimismo. I mercati azionari sembrano temere invece soprattutto il rialzo dei tassi di riferimento da parte della FED, ora scontato solo a settembre 2004. Un dato positivo potrebbe quindi portare anche uno scivolone nel breve".
americano, che verranno presentati oggi alle 14:30 ora italiana. "Sono sei
mesi che la comunità finanziaria è attenta esclusivamente ai dati sull'
occupazione negli Usa, che rappresentano lo snodo cruciale della attuale
congiuntura macroeconomica" hanno commentato gli economisti
dell'Area Studi di Capitalia. "Non ci saranno grandi sorprese,
perché gli Stati Uniti si trovano ancora nel mezzo di una ripresa che non riesce a creare un numero sostenuto di posti di lavoro. Gli eccezionali guadagni di produttività hanno infatti reso meno impellente la necessità di procedere a nuove assunzioni. Inoltre, soprattutto nel settore manifatturiero, la delocalizzazione nei paesi a minor costo del lavoro impedisce che si crei forte manodopera interna. I mercati obbligazionari,in questo contesto, restano nervosi: ieri sono riniziate le scommesse su un dato negativo dopo le statistiche relative ai sussidi di disoccupazione, mentre la settimana era iniziata all'insegna dell'ottimismo. I mercati azionari sembrano temere invece soprattutto il rialzo dei tassi di riferimento da parte della FED, ora scontato solo a settembre 2004. Un dato positivo potrebbe quindi portare anche uno scivolone nel breve".
