News Notizie Mondo Mercati asiatici : La festa continua

Mercati asiatici : La festa continua

Pubblicato 2 Maggio 2008 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:56
Variazione degli indici rilevata alle ore 5:30 :

Topix (Tokyo) +1.83%
Nikkei 225 +1.82%
Hang Seng +2.25%
Hang Seng China Ent. +3.20%
Taiwan Taiex +0.55%
Kospi +1.07%

La borsa cinese oggi è chiusa per la prosecuzione della festa del primo maggio, ma le quotazioni dei titoli cinesi a Hong Kong per il momento lasciano presagire rialzi generalizzati per la riapertura della borsa di lunedì.

Anche il resto dell'Asia che non aveva ponti record da inaugurare ha trovato il modo di accodarsi al recente rialzo di Wall Street. Rialzo che trovo peraltro difficoltoso spiegare.
Che le banche americane siano messe male non è un segreto per nessuno. Che in America i prezzi degli immobili siano in deciso ribasso, che i debiti personali aumentino così come i disoccupati e che le vendite al dettaglio vadano male nemmeno.
Quali sono stati dunque i motivi della salita della borsa americana di ieri ? Saranno stati gli effetti dei proclami della Fed successivi al ribasso dei tassi, saranno stati i rimborsi fiscali che i cittadini americani attendono per inizio maggio (tax rebates) per un totale di circa 110 miliardi di dollari, sarà stato il tanto atteso recupero del dollaro, sarà stato il ripiego delle materie prime agricole ed energetiche innescato dal rialzo del dollaro, saranno stati i dati accomodanti o accomodati sul Pil, o magari sarà stato l'intervento divino.

Voi escludereste l'intervento divino ? In fondo, proprio ieri, il presidente americano George W. Bush, ormai attivissimo commentatore di "cose dell'economia", ha detto oggi di avere trovato molto spesso conforto nella preghiera suoi sette anni alla Casa Bianca ricavandone forza e convinzione, ed ha espresso la speranza della creazione di una "giornata internazionale della preghiera".

Sempre ieri il presidente George W. Bush dopo aver dichiarato che "In alcuni dei paesi più poveri l'aumento dei prezzi può fare la differenza tra l'ottenere cibo quotidiano e restare invece senza nulla" ha chiesto al Congresso fondi straordinari per 770 milioni di dollari per combattere i drammatici aumenti del prezzo dei viveri che minacciano di provocare fame e rivolte nel mondo.

Io di solito mi preoccupo quando George W. Bush si propone di "aiutare" il resto del mondo e dato che casualmente, sempre ieri, il presidente George W. Bush, stando ad un sondaggio della CNN, con un livello record di disapprovazione del 71% ha superato Harry Truman che nel 1952 aveva raggiunto il 67%, diventando il presidente più impopolare della storia moderna americana, la mia preoccupazione riguardo a cosa possa combinare nei suoi ultimi mesi di mandato presidenziale aumenta.

Bando alle ciance ! Godiamoci dunque questo ribasso delle materie prime e il rialzo generalizzato delle borse, sperando che le preghiere di George W. Bush, per una volta, non siano state tutte per gli amici petrolieri e per i produttori di fertilizzanti (derivati generalmente dal petrolio).

Roberto Malnati