Mercati ancora in risk on, festeggiano ultimi sviluppi questione commerciale Usa-Cina

L’ondata di acquisti non si è fermata nell’ultima settimana con le principali borse mondiali orientate al risk-on grazie anche agli ultimi sviluppi sulla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’accordo potrebbe progressivamente riguardare tutto l’universo dei dazi attivati dal presidente americano Donald Trump, attraverso un processo di rimozione delle tariffe simultaneo, proporzionale e progressivo da parte di entrambi i Paesi. Tutto ciò renderebbe più vicino il raggiungimento della “Fase 1” dell’accordo. L’entusiasmo si è smorzato però venerdì con l’indiscrezione che il piano si starebbe scontrando contro una forte opposizione dalla Casa Bianca. L’ammontare oggetto della discussione tra Usa e Cina non è stato ancora deciso e potrebbe giungere nelle prossime settimane. Intanto continuano le discussioni sul quando e dove incontrarsi per firmare l’accordo, secondo alcune indiscrezioni una data possibile potrebbe essere il vertice Nato del 3-4 dicembre.
Il tutto ha comunque portato ad un forte rally dei listini azionari (nuovo record a Wall Street ed Europa sui massimi dal 2015) e ad un forte rialzo dei titoli governativi ad eccezione di quelli britannici, visto le novità sul fronte della politica monetaria emerse nel meeting della Bank of England che si è unita al coro dei dovish. L’Istituto ha tagliato le stime di crescita e inflazione per i prossimi anni, segnalando che tale scenario è basato sull’idea di un taglio dei tassi da qui a tre anni.
Sul fronte macro, l’indice ISM non manifatturiero Usa ha sorpreso in positivo nel mese di ottobre. La lettura positiva dell’indice anticipatore ha, inoltre, favorito un ritorno di forza del dollaro che si è però manifestato verso i cross principali (euro, sterlina e yen) mentre è proseguito il buon andamento delle valute emergenti.
In Eurozona, Christine Lagarde, nel suo primo discorso da presidente della Bce, non ha parlato di politica monetaria, elogiando il lavoro fatto in passato dal tedesco Wolfgang Schauble visto come icona di una Germania “pronta all’azione, quando è necessario, per sostenere l’idea Europa” e mostrando allo stesso tempo la volontà di lavorare con tutte le parti.
In questo contesto, i trader hanno apprezzato le crescenti fluttuazioni di alcuni titoli quotati su Borsa Italiana e degli indici di Wall Street. Il più scambiato nell’ultima settimana con 104 contratti e circa 1,35 milioni di euro di controvalore è risultato il Turbo Long (Isin NL0013488422) legato a FCA con scadenza prevista per il 20 dicembre 2019. Il prodotto presenta una leva che è arrivata a circa 3,9 volte, in virtù di un livello strike a 10,8 euro e distanza dal Knock Out del 25%. Sempre su FCA, con la stessa scadenza (20 dicembre 2019) e in ottica rialzista, è stato premiato il Turbo Long (Isin NL0013882665) con Strike a 11,4 euro e leva intorno alle 4,6 volte (distanza dal Knock Out del 21%). Ammonta a circa 1 milione il controvalore scambiato su questo prodotto, per un totale di 107 contratti.
Per quanto riguarda i certificati di investimento, lo sguardo dei trader rimane rivolto ai titoli bancari del Ftse Mib. È stato molto scambiato, con 65 contratti e 1,25 milioni di controvalore, il Bonus Cap (Isin NL0013416464) su Banco BPM. Il prodotto ha un prezzo di emissione di 100 euro e consente di ottenere a scadenza (fissata il 20 dicembre 2019) un bonus di 2,2892 euro se nel corso della vita del certificato il sottostante (in questo caso Banco BPM) non ha mai raggiunto un valore pari o inferiore alla barriera (posta al 80% del valore iniziale). Invece, se nel corso della vita del certificato, il valore del sottostante è pari o inferiore alla barriera, il prodotto paga a scadenza un importo commisurato alla performance del sottostante.
Infine, molto scambiati i certificati a leva sulle Borse americane. Tra i più apprezzati troviamo il Turbo Long (Isin NL0013882293) sull’S&P 500 con 32 contratti e circa 1,28 milioni di controvalore. Il prodotto, con scadenza 18 dicembre 2019, ha un livello di Strike a 2.900 punti e di conseguenza negli ultimi giorni ha visto la leva posizionarsi intono alle 16,5 volte. La distanza dal Knock Out è di circa il 6%.