Notizie Certificates Banco Bpm in cerca di conferme tecniche, Leonardo cerca sponda al rialzo dalla trimestrale

Banco Bpm in cerca di conferme tecniche, Leonardo cerca sponda al rialzo dalla trimestrale

8 Novembre 2019 10:58

Banco Bpm e Leonardo presentano un quadro grafico positivo. Entrambi i titoli stanno cercando spunti operativi per tentare un nuovo assalto ai massimi dell’anno. In questo 2019 le performance in Borsa sono molto diverse: Banco Bpm segna quasi il +6% da inizio anno, mentre Leonardo oltre il +48%. Il saldo negli ultimi 12 mesi accorcia però il divario: Banco Bpm segna il +14%, mentre Leonardo il +17%. Oggi il titolo del gruppo bancario perde oltre l’1,5% a 2,1 euro, mentre Leonardo, dopo una partenza sprint fino a +3%, ha invertito la rotta e cede lo 0,3% a 11,2 euro. Il Ftse Mib invece scambia in ribasso dello 0,4% in area 23.400 punti.

Banco Bpm: di nuovo alle prese con i 2,164 euro

Dopo aver toccato l’area di prezzo a 1,80 euro, dove risiede un sopporto statico chiave e la trend line rialzista di breve periodo costruita sui minimi di agosto e settembre, il titolo dell’istituto di credito ha effettuato un forte rimbalzo riuscendo a superare i 2 euro fino a toccare un nuovo massimo annua a 2,22 euro lo scorso 17 ottobre. Sono poi scattate le prese di beneficio su Banco Bpm che ha effettuando il pull back tornando in area 2 euro. Rimbalzando su tale supporto, Banco Bpm si trova ora, per la seconda volta in meno di un mese, a confrontarsi con la resistenza chiave a 2,164 euro. RSI si sta riportando vicino all’ipercomprato mentre i volumi si mantengono sostanzialmente stabili.

In tale scenario non si possono escludere fasi di correzione anche se l’impostazione grafica rimane positiva. Per un primo segnale rialzista bisognerà attendere il superamento dei 2,164 euro per aprirsi la strada verso 2,26 e 2,36 euro. In caso di debolezza, invece, con ritorno fin sotto quota 2 euro, possibili accelerazioni verso il basso con target 1,9 e 1,83 euro. Solo il break di area 1,80 euro potrebbe essere un primo campanello di allarme che potrebbe compromettere l’impostazione grafica di Banco Bpm.

Leonardo: rompe con forza 11,2 euro

Leonardo ha confermato ieri le stime sull’intero anno nonostante abbia riportato nel terzo trimestre un calo del risultato netto e di nuovi ordini. Dallo scorso 10 ottobre il titolo ha avviato un trend rialzista riuscendo a recuperare la ex trend line rialzista di medio periodo costruita sui minimi di gennaio e agosto e portandosi fino a ridosso della resistenza statica a 11,2 euro. Grazie ai conti trimestrali oggi è avvenuto il break deciso di tale livello, ovvero con volatilità e volumi. Una chiusura odierna sopra gli 11,2 euro darebbe quindi un chiaro segnale positivo che aprirebbe la strada ai corsi vero i massimi dell’anno in area 11,8 euro. RSI molto vicino all’ipercomprato e volumi in aumento sottolineano che i compratori sono molto forti. Al ribasso, invece, sarà importante la tenuta della fascia di prezzo tra la trend line rialzista di breve descritta dai minimi di ottobre e novembre e il supporto a 10,71 euro per evitare ricadute con target 10 e 9,5 euro.

Ftse Mib: prende fiato dopo serie di rialzi

Il Ftse Mib viaggia in lieve ribasso, dopo aver messo a segno una serie consecutiva di 5 sedute in rialzo. L’attenzione degli investitori rimane rivolta alle trimestrali, che anche oggi animeranno Piazza Affari con i conti di Atlantia, Unipol, Ubi Banca, Fincantieri e Telecom Italia.

Tornando al grafico, dopo una breve fase laterale, l’indice italiano il 4 novembre ha confermato in gap up la rottura dei 23.000 punti e ora sembra aver messo nel mirino area 24.000 punti. Movimento accompagnato da buoni volumi e volatilità. Anche RSI sottolinea la forza dei compratori con l’oscillatore che è entrato in ipercomprato. Visto la forza recente dimostrata dal Ftse Mib non si può escludere che il ciclo trimestrale si sia allungato, spostando la fase correttiva. In tale scenario, in caso di chiusura sopra i 23.500 punti si avrebbe un chiaro segnale rialzista con possibile salita verso l’importante obiettivo a 24.000 punti, livello che accorcia le distanze dai massimi 2018. Al contrario, in caso di debolezza e ritorno sotto quota 23.000 punti, possibili ulteriori ribassi verso il supporto di breve a 22.330 punti.