Mediobanca: nel 2013 è pronta a ridurre le quote strategiche, in primis Generali. I commenti degli analisti
Superato il test dei conti, Mediobanca inizierà ora a studiare una riduzione del peso nelle partecipate strategiche, in primis in Generali. “L’esposizione alle azioni va ridotta perché sono troppo volatili e danno troppa volatilità ai nostri risultati”, ha dichiarato ieri l’Ad di piazzetta Cuccia, Alberto Nagel, sottolineando però che le proposte arriveranno quando saranno più chiare le nuove regole di Basilea 3. I prossimi step della più importante galassia finanziaria nazionale possono quindi essere riassunti così: in autunno grande attesa per il piano strategico di Generali targato Greco, i chiarimenti su Basilea e nel primo semestre del 2013 dovrebbe infine arrivare il piano di Mediobanca.
L’istituto milanese ha pubblicato ieri i conti dell’esercizio 2011-2012, chiuso con un utile netto di 81 milioni di euro, in calo del 78% rispetto al precedente esercizio, e con un dividendo di 5 centesimi dai 17 centesimi distribuiti un anno fa. Sul risultato hanno pesato le svalutazioni legate alle partecipazioni strategiche: 113 milioni sulla quota detenuta in Telco, la holding che controlla Telecom Italia, e 78 milioni su Rcs. Sui titoli disponibili per la vendita le svalutazioni sono ammontate a 382 milioni, di cui 141,1 milioni relative a titoli greci e 132,7 milioni ai cashes di Unicredit.
Risultati sostanzialmente in linea con le attese degli analisti, che hanno apprezzato il miglioramento del Core Tier 1 all’11,5% dal precedente 11,1%. Gli esperti si sono quindi concentrati sulle future mosse strategiche che dovrà affrontare piazzetta Cuccia. “Il processo di riduzione del portafoglio equity dovrebbe subire un’accelerazione in vista dell’introduzione di Basilea 3, riduzione che valutiamo positivamente in quanto ridurrebbe l’impatto negativo da Basilea 3″, scrive Intermonte nella nota odierna.
Sempre sul nodo della partecipazione in Generali, attualmente al 13,2%, gli analisti di Equita sottolinea che ieri “Mediobanca ha confermato che potrebbe studiare il peso delle attuali partecipazioni. Secondo la stampa potrebbe essere allo studio un prestito convertibile su parte della partecipazione in Generali per ridurla sotto la soglia del 10%”. Secondo gli analisti della sim milanese una riduzione della partecipazione nel capitale del Leone “è probabile, le modalità sono incerte ma la decisione potrebbe essere presa nel corso del primo semestre del 2013“.
Ubs ragiona invece sul titolo Mediobanca, che ieri ha subito una botta di arresto dopo il vigoroso rally che dallo scorso 2 agosto ha permesso all’azione di piazzetta Cuccia di guadagnare circa 70 punti percentuali (oggi Mediobanca +2% a 4,158 euro). “Dopo il recente rally – spiega il broker svizzero – Mediobanca ora tratta a 0,6 volte il tangible equity in linea con i competitor domestici. Abbiamo alzato il nostro target price a 4,1 euro per riflettere l’aumento sui mercati delle principali partecipazioni”. Generali ha infatti guadagnato circa il 40% dai recenti minimi e la quota di piazzetta Cuccia nel Leone rappresenta circa il 60% della capitalizzazione di Mediobanca.