Mattone italiano, compravendite in calo nel 2007
È iniziato un nuovo ciclo per il mercato immobiliare italiano con compravendite in flessione, prezzi a crescita zero nella fascia alta del mercato, cedimenti significati in quella media e bassa, rendimenti in ripresa grazie soprattutto al mercato delle locazioni. Questi gli elementi significativi per il mattone italiano secondo quanto riportato nel report 2008 dell’ufficio studi Ubh, il gruppo che controlla diversi network fra i quali i Professionecasa, Grimaldi Immobiliare e Rexfin.
Se si volge lo sguardo all’anno che si è da poco concluso, pur in assenza di dati consuntivi ufficiali, si può stimare realisticamente – si apprende nel rapporto Ubh – che la flessione degli scambi di abitazioni sia compresa fra 4,5% e 6,5%, con la parte alta della forchetta che dovrebbe riguardare principalmente i grandi centri metropolitani. “Di fatto – dichiara Alessandro Ghisolfi, direttore dell’ufficio studi Ubh – ci troviamo di fronte all’inizio di un nuovo ciclo: da una parte assistiamo a un’offerta che cresce nei segmenti di minor qualità e dell’usato non ristrutturato, dall’altra registriamo una domanda che non è più in grado di accedere al segmento medio basso del mercato”.
Sul fronte dei prezzi di vendita delle abitazioni di nuova costruzione e dell’usato ristrutturato si registrano delle medie annuali al di sotto del tasso inflattivo, con Milano (+0,9%), Firenze (+0,3%), Roma (+0,1%) e Napoli (-0,4%) vicine allo zero nominale. A fronte di una crescita zero che riguarda la fascia media e alta del mercato, si evidenzia invece un cedimento sensibile del mercato dell’usato non ristrutturato. A livello nazionale, la media parla di un -2,4% con grandi città, come Milano (-2,0%), Firenze (-3,0%) Roma (-2,2%) e Napoli (-2,4%), che guidano la tendenza.
“In particolare le vendite effettuate nella seconda parte del 2007 e in questo inizio d’anno hanno assorbito due diverse cause di sconto sui prezzi: la perdita di potere d’acquisto e il maggior costo dei finanziamenti. Questo ha comportato un fenomeno di correzione dei prezzi, dopo quattro anni di crescita costante, che lentamente stanno tornando a livelli maggiormente in linea con le aspettative della domanda, in particolare per quanto riguarda le fasce medie e medio basse del mercato”, continua Ghisolfi.