Notizie Notizie Italia Mattone: compravendite in calo del 12,3% nel II trim. 2009

Mattone: compravendite in calo del 12,3% nel II trim. 2009

30 Settembre 2009 14:35

Il mattone italiano verso la fine della crisi? E’ ancora prematuro affermarlo con sicurezza, anche se alcuni segnali positivi fanno ben sperare. Sì perché, se è vero che le compravendite immobiliari continuano a scendere, stanno scendendo a un ritmo minore rispetto al passato. Lo afferma l’Agenzia del Territorio, che ha presentato oggi i dati sull’andamento del mercato immobiliare nel secondo trimestre 2009. Da aprile a giugno le transazioni immobiliari sono state infatti pari a 361.844, con un calo delle compravendite pari a circa il 12,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato (tasso tendenziale annuo). Ma nei primi tre mesi del 2009 il calo tendenziale era stato più pesante: -18,6 per cento.

 

Per quanto concerne, nel dettaglio, i numeri del secondo trimestre, il settore residenziale con 163.894 transazioni ha mostrato una contrazione del 12,9% in linea con l’andamento complessivo, mentre il comparto produttivo, quello maggiormente investito dalla crisi, ha evidenziato un calo del 20,3%, un tasso tuttavia meno negativo rispetto al trimestre precedente, quando si registrò una flessione superiore al 33%. Il terziario con una contrazione relativamente ridotta, pari a -5,4%, è il settore che ha tenuto meglio, mentre il commerciale si è contratto del 14,5%.

In scia alle indicazioni fornite dall’agenzia del Territorio, anche Nomisma ha sottolineato come “il calo nel numero di compravendite è ancora una volta consistente anche se meno forte rispetto al momento di massima intensità della crisi, ovvero alla seconda metà del 2008 quando il fallimento di Lehman Brothers gela i mercati finanziari e immobiliari”.
Rispetto al massimo del 2006 quando le case compravendute erano arrivate a 845.000 oggi,
proiettando i dati dell’Agenzia su tutto il 2009 Nomisma ha stimato, a fine di quest’anno, un numero di case compravendute pari a 600.000 si tratta di ben il 12,6% in meno in un anno